Politica

Elezioni, a Cengio ricorso al Tar del candidato Dotta. Il sindaco Briano: “Accettare il risultato delle urne”

Fulvio Briano

Cairo. Sul ricorso al Tar presentato dal candidato sindaco a Cengio Francesco Dotta, sconfitto per soli tre voti da Sergio Marenco, interviene sul suo blog il sindaco di Cairo Fulvio Briano, rimasto sorpreso l ricorso all’autorità giudiziaria da parte del candidato sconfitto: una delle tante vicende giudiziarie o l’ennesimo segnale che la politica è oramai talmente debole da non riuscire neppure più a governare i processi elettivi?

Per riflettere meglio sulla vicenda Vi inviterei a ricercare, magari tramite la rete, precedenti in termini negli anni della nostra repubblica. Il sistema di giudizio amministrativo esiste da decenni nel nostro paese ma solo negli ultimi anni si sono intensificati i ricorsi in materia elettorale e solo negli ultimi anni, in particolar modo, si sono moltiplicati i ricorsi che riguardano le elezioni amministrative nei comuni. Io penso che, al di là dell’esercizio dei propri legittimi diritti e in difetto di davvero macroscopiche ingiustizie (che però a mio modesto parere travalicherebbero l’ambito amministrativo per assumere quello penale) un buon politico debba di buon grado accettare il verdetto delle urne ancorché a lui sfavorevole per tre risicatissimi voti”.

A Cairo, nella storia recente, lo hanno accettato due politici esponenti di aree diverse: nel 1999 la compianta sindaco uscente Franca Belfiore (che perse con le stesse proporzioni di Cengio quest’anno) e nel 2007, contro il sottoscritto l’uscente vice-sindaco Vieri anche se in allora esisteva ancora un sistema partitico, a livello locale, che teneva insieme un minimo di regole sul come comportarsi. Oggi, con la crisi dei partiti, quelle regole stanno venendo sempre più meno”.

“Sono oramai sei anni che faccio il sindaco di Cairo e nove che siedo in Consiglio comunale e mi sento di aver iniziato a maturare una certa esperienza sul come i cittadini interpretano queste notizie. Non è con una sentenza giudiziaria che si ottiene la legittimazione a governare i propri cittadini” conclude Briano.