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Cengio, archiviata l’accusa di voto di scambio per Francesco Dotta: “Soddisfatto, ora Marenco si dimetta”

Francesco Dotta

Cengio. Non luogo a procedere nei confronti di Francesco Dotta che, in corsa per diventare sindaco nelle scorse elezioni di Cengio, era stato indagato per “offerta di opportunità in cambio di voti” a seguito di un esposto. L’inchiesta, condotta dal pm Daniela Pischetola, giudice Emilio Fois, si è conclusa nell’archiviazione. A segnalare il contendente nella campagna elettorale era stato Sergio Marenco, poi vincente nella tornata alle urne.

Marenco aveva spiegato che Dotta (assessore ai lavori pubblici uscente) aveva eseguito il ripristino di una strada a Rocchetta, tappando 39 buche, senza autorizzazione, con lo scopo presunto di ingraziarsi il voto di qualcuno.

“Dopo la notizia del Tar che ha accolto il mio ricorso su violazioni di legge nello spoglio delle schede e la richiesta di riconteggio, questa archiviazione è motivo di estrema soddisfazione – commenta Francesco Dotta – E’ un fatto che mi scagiona non solo di fronte alla giustizia, ma anche agli occhi dei miei cittadini. Sono stato zitto sinora, per rispetto al lavoro della magistratura, ma ora posso dire che le accuse era totalmente gratuite, pretestuose e avanzate con malizia”.

“Accuse – prosegue – fatte a ridosso delle elezioni di maggio, con grande enfasi, e che hanno condizionato il voto. Il voto infatti è stato alterato da questa vicenda. Ora, per onestà nei confronti dei mille cittadini che ci hanno votato, ma anche di tutti gli altri elettori di Cengio, Marenco dovrebbe rassegnare immediate dimissioni. Occupa un ruolo che è stato ottenuto sviando il consenso”.