Albenga. Parco pubblico “vietato” ai giovanissimi: o almeno così sarebbe stato fino ad ora, almeno nella “pratica”, visto che le serate a chiacchierare o a tirare qualche calcio al pallone nei giardini “Peter Pan” di via Dalmazia avrebbero infastidito molti, al punto da far sloggiare i ragazzi.
Da una parte ci sono i residenti, che, stando alle parole dei giovani, spesso e volentieri chiamano le forze dell’ordine perché disturbati dagli schiamazzi; dall’altra, invece, i gestori del bar dei giardini, i quali chiuderebbero i cancelli di accesso in largo anticipo rispetto all’orario stabilito, costringendo di fatto gli adolescenti – una ventina, tra i 13 e i 17 anni, a volte accompagnati anche da qualche genitore – a proseguire il divertimento per strada o a tornarsene a casa.
La scena si ripeterebbe spesso, ed è stata immortalata anche in un video postato su Facebook, in cui i ragazzi mostrano i modi sgarbati con i quali sarebbero stati cacciati dal parco in un orario in cui questo sarebbe dovuto rimanere aperto ancora per un po’. Le immagini sono accompagnate da un appello che i giovanissimi lanciano al sindaco, spiegando la loro situazione.
“Abbiamo deciso di rivolgerci al Comune perché in questo modo non possiamo andare avanti – dicono Angelo e Stefano – Ogni volta il Peter Pan chiude alle 22.30, mentre dovrebbe rimanere aperto 14 ore al giorno. Inoltre, in quell’oretta in cui giochiamo a calcio arrivano le forze dell’ordine a farci smettere. Cosa dovremmo fare? Andare in mezzo alla strada a fumare e a bere? Vogliamo solo trascorrere qualche ora a pochi passi da casa e in un luogo più protetto”.
Le proteste sembrano aver fatto breccia nel cuore del sindaco Rosy Guarnieri che ha pronta una nuova ordinanza sugli orari di apertura dei parchi pubblici: dalle ore 9 alle ore 24 nel periodo che va dal primo giugno al 30 settembre, e dalle ore 8 alle ore 20 dal primo ottobre al 31 maggio, indipendentemente dagli orari di apertura dei chioschi al loro interno.
“Naturalmente sarà mantenuto l’assoluto divieto verso chi dovesse introdursi qui in orari differenti da quelli previsti e verso chi tenesse comportamenti che andassero a creare disagio ad altri: so che i miei giovani concittadini, con i quali ho avuto il piacere di comunicare online, non mi deluderanno” dice il primo cittadino ingauno.