Economia

Turismo, estate tardiva e alberghi semi-vuoti: “Mantenere i prezzi e aumentare la qualità: così si vince”

Savona. Una politica di deprezzamento per attirare turisti? Impossibile, a meno che non si voglia abbassare la qualità dei servizi, ed essere sempre meno competitivi. Le ricette più semplicistiche non piacciono agli addetti ai lavori che, nonostante il momento di crisi economica che porterà molti italiani a rinunciare alle ferie, pensano a soluzioni che non guardano strettamente al portafoglio.

“E’ innegabile che il comparto si trovi in grande difficoltà – esordisce Carlo Scrivano, direttore tecnico dell’Unione Provinciale Albergatori – Oggi noi scontiamo un arrivo tardivo dell’estate, con prenotazioni che cominciano a decollare solo ora. Abbiamo registrato a maggio e giugno un calo del 40% per le strutture ricettive, in una stagione in cui si pensa di fare profitto non solo per guadagnare, ma anche per poi investire e offrire un prodotto migliore”.

“La politica di abbassamento dei prezzi non pagherebbe – continua Scrivano – Noi manteniamo gli stessi prezzi da anni: oggi abbassarli significherebbe dare un prodotto scadente, e non possiamo permettercelo. Anche perchè il prezzo è formato da più componenti, dalle tasse al costo del lavoro, delle materie prime e dell’energia. Al contrario, mantenere gli stessi costi aumentando i servizi significa dare più qualità”.

“Oggi si rimane competitivi facendo sì che non si venda la sola camera bensì quella che definiamo una ‘experience’, quindi un’insieme di proposte relative al territorio di destinazione” sostiene il direttore Upa.

“La Liguria è considerata una regione di seconde case, ma non è così. E poi queste non producono reddito, se non per chi le affitta; invece con l’albergo muoviamo l’economia diretta e indiretta. Pensiamo solo all’indotto: noi compriamo da fornitori, diamo lavoro a persone, a vantaggio del territorio nel suo insieme. Sentivo ieri i ministri parlare di Imu e di tutelare i capannoni: ecco, noi chiediamo di tutelare anche il nostro settore” conclude Scrivano.