Savona. Lasciata alle spalle la problematica del nuovo ponte girevole a raso nella Vecchia Darsena, visto che a breve ripartirà il cantiere, si pone ora l’incognita sul destino di quello vecchio, il famoso passaggio levatoio di colore blu che dovrà “andare in pensione”. Impossibile rottamarlo, perché è ormai un reperto al quale si assegna (da parte della stessa Regione) un valore: lo si dovrà quindi in qualche modo reimpiegare.
La Port Authority provvederà a smontarlo, ma intende lasciare a Palazzo Sisto l’incombenza di posizionarlo da qualche altra parte. Già si rincorrono le voci sulla nuova localizzazione: c’è chi dice a Zinola, altri pensano alla zona di levante. Nei prossimi giorni si approfondirà il dibattito sulla nuova collocazione. Certo è che il ponte ha dimensioni troppo ridotte per il Letimbro, ma è allo stesso tempo troppo grande per altri rivi della città.
Dal municipio non ne vogliono sapere. A suo tempo l’assessore Francesco Lirosi aveva declinato il “regalo” dell’Authority, ora anche il vice sindaco Livio Di Tullio respinge al mittente: “Non è del Comune di Savona. Se ne deve occupare l’Autorità Portuale e dove lo si voglia mettere non abbiamo idea. Non possiamo fare un fiume per ospitare il vecchio ponte. Non è di nostra proprietà e l’ente portuale deciderà che farne”.
I lavori per il nuovo ponte mobile pedonale a raso stanno per riprendere dopo i recenti problemi finanziari della Cometal di Parma, che ora invece proseguirà l’operazione. Il vecchio ponte ha grossi problemi; è attrezzato per il transito dei disabili, ma il congegno è sempre fuori uso. La manutenzione è molto costosa. Per l’Autorità Portuale, a conti fatti, meglio costruirne uno ex novo. L’apertura sarà regolata in maniera automatica e manuale a tempi fissi e a richiesta, esattamente come avviene ora per il ponte esistente. Dovrebbe essere la migliore soluzione logistica per pedoni e barche.