Loano. E’ stata rinviata a giudizio la vigilessa di Loano che era accusata di aver annullato quasi sessanta multe entrando con le password dei colleghi nel sistema informatico che gestisce le contravvenzioni. La decisione è arrivata questa mattina durante l’udienza preliminare celebrata davanti al giudice Donatella Aschero che ha accolto la richiesta del pubblico ministero.
L’ex agente della polizia municipale loanese (la donna ora è stata assegnata ad un altro incarico) dovrà quindi essere processata con le accuse di frode informatica, abuso d’ufficio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti. La prima udienza del processo è stata fissata per il 13 novembre prossimo davanti al Collegio del Tribunale di Savona.
Secondo la Procura, tra il marzo del 2007 e il febbraio del 2009, l’agente, una quarantacinquenne che in quel periodo era in servizio nel comando della Municipale loanese, avrebbe cancellato 57 verbali per favorire alcuni parenti, amici e conoscenti, in tutto 13 persone. Il sistema utilizzato per far sparire i verbali sarebbe stato semplice: la vigilessa entrava nel sistema informatico “Concilia”, il programma che gestisce le contravvenzioni, con le credenziali dei colleghi e procedeva alla cancellazione delle multe.
Una prassi che sarebbe andata avanti quasi due anni, prima che l'”anomalia” venisse rilevata. Ad aggravare la posizione dell’agente c’è poi l’accusa di corruzione perché, secondo la Procura, in alcune occasioni, la vigilessa si sarebbe fatta pagare somme imprecisate da due persone in cambio della cancellazione dei verbali. Episodi che sono costati anche ai due presunti corruttori, una trentaquattrenne ed un quarantaduenne, entrambi loanesi, un rinvio a giudizio con l’accusa di corruzione. Anche per loro il processo inizierà il 13 novembre.
La vigilessa, assistita dall’avvocato Silvio Carrara Sutour, ha sempre respinto con decisione ogni accusa negando di essere la responsabile dell’annullamento di quei verbali. Questa mattina il giudice ha anche accolto la costituzione di parte civile nel procedimento del Comune di Loano, assistito dall’avvocato Paola Podestà, che ritiene di aver subito un danno economico e d’immagine.