Savona. Appropriazione indebita, truffa, esercizio abusivo della professione e falso. E’ questo l’elenco delle accuse che, in concorso ed a vario titolo, vengono contestate ad una commercialista di Savona, A.M.F., 52 anni, ed al suo socio di studio, B.Z., di 55, che secondo l’accusa tra il 2004 ed il 2006 avrebbero sottratto diverse migliaia di euro (per la precisione circa 36mila euro per la Procura) dalle somme versate dai loro clienti per pagare imposte e contributi. Tra le vittime dello studio contabile c’è anche il noto ristoratore della Darsena Francesco “Bacco” Doberti, il quale avrebbe versato oltre ventimila euro destinati al Fisco che invece sarebbero finiti nelle tasche della commercialista e del socio.
Ai due (assistiti dagli avvocati Rosanna Rebagliati, Angelo Marrucci e Luca Somà) viene inoltre contestata l’accusa di esercizio abusivo della professione in concorso perché B.Z. si presentava ai clienti come commercialista e consulente del lavoro pur non avendone titolo, quella di truffa perché proprio presentandosi in tal modo aveva intascato 4mila euro per una consulenza e infine quella di falso perché, per farsi consegnare più soldi da un assistito dello studio, avrebbero alterato l’importo di un modello “F 24”.
Questa mattina in aula il processo è stato discusso ed il pubblico ministero ha avanzato le sue richieste di condanna: otto mesi di reclusione e 800 euro di multa per A.M.F. per concorso in appropriazione indebita, mentre cinque mesi e 200 euro di multa per B.Z. per la stessa accusa e per quella di truffa per un solo episodio di quelli contestati (quello relativo ai quattromila euro ricevuti per prestazioni professionali svolte come commercialista). Per tutte le altre accuse il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione dei due imputati (per non aver commesso il fatto per B.Z. relativamente ai capi “d” ed “e”; perché il fatto non sussite per entrambi relativamente al capo “b”; infine assoluzione per il capo “c” per A.M.F.). Al termine della discussione il processo è stato rinviato al prossimo 4 luglio per repliche e sentenza.