Regione. Un ostacolo che i sindacati definiscono “insormontabile”: il fatto che Azimut-Benetti condizioni l’assunzione dei dipendenti ex Baglietto al prolungamento della concessione del porto sembra paralizza totalmente la trattativa sui cantieri di Varazze.
Stamane i lavoratori sono andati in municipio per chiedere la revoca della delibera che identifica come interlocutore Azimut in un accordo che sembrava “cosa fatta”. In realtà per Rsu e rappresentanze sindacali l’intesa è saltata in quanto il gruppo Vitelli avrebbe dovuto assumere in blocco i 27 dipendenti, con la sola condizione di avere dal Comune l’autorizzazione sul piazzale.
Ieri in Regione si è svolto il vertice nel quale il sindaco Giovanni Delfino ha cercato di rimediare alla rottura. Nulla di fatto: il gruppo leader degli yacht, già concessionario della darsena, vuole una proroga di ulteriori 35 anni. Le lettere di assunzione arriveranno solo se gli enti rispetteranno questo aspetto, di altissimo impatto economico, che però rischia di far saltare il banco.
Per la prima volta agli incontri era assente l’assessore Gerolamo Carletto. I sindacati accusano il Comune di aver commesso l’errore nella stesura della lettera d’intenti in cui si vincola l’assunzione dei lavoratori non solo alla concessione delle aree demaniali occupate dal cantiere, ma anche all’allungamento della licenza su tutta la Marina di Varazze per altri 35 anni, con scadenza nel 2052.
“La situazione è assolutamente bloccata – commenta Alberto Lazzari della Fiom Cgil – Il Comune vuole fare una conferenza dei servizi ad hoc per prolungare la concessione sul porto, ma c’è una spaccatura nella maggioranza, mentre l’azienda vuole questo passaggio per realizzare le assunzioni. E’ un momento paradosssale. Il Comune ha creato una gran confusione”.
“I lavoratori sono andati in Comune stamane e torneranno domani – prosegue – Chiediamo che si rifaccia una procedura, chiara, sul piazzale e si riassegni temporaneamente a Baglietto l’uso del piazzale, perché almeno così qualche lavoro può andare avanti”.
Ormai per Rsu e Cgil Fiom l’Azimut-Benetti, dopo un anno e mezzo di girandole interlocutorie, non può più essere considerato un soggetto che intende rispettare gli impegni. “I patti siglati tra l’azienda e i sindacati – conclude Lazzari – erano diversi da quanto emerge adesso; si doveva procedere all’assunzione con la concessione del piazzale”.
Dunque i sindacati premono per l’assegnazione pro tempore del sito produttivo alla nuova Baglietto, per proseguire con il refitting di alcune barche fino a febbraio. Sarebbe una boccata d’ossigeno per i dipendenti varazzini, la cui cassa integrazione scade il 31 luglio, per arrivare poi ad una nuova gara che permetta di assegale le aree dello storico cantiere navale.