Cronaca

Anziana animalista maltrattata a Savona, denuncia ai carabinieri

colonia felina Savona

Savona. Le ha strappato la borsa e l’ha svuotata per terra, gettando il cibo per gatti che conteneva. L’ottantaseienne Anna Maria D. ha creduto di trovarsi di fronte all’ennesimo caso di borseggio ed invece stava accadendo, in via Assereto a Savona, un nuovo episodio di intolleranza verso i gatti cittadini e contro chi li accudisce.

Autore del gesto un robusto sessantenne probabilmente residente in zona, che ha accompagnato l’esibizione con insulti e minacce all’anziana signora che, per nulla intimorita, è andata alla stazione dei carabinieri a sporgere denuncia. E la Protezione Animali, che sosterrà la “gattara” in ogni modo, lancia un appello a chi possa dare informazioni utili per individuarlo. E ricorda che già le scorse settimane un’altra animalista aveva subito un attacco simile in Corso Ricci sempre a Savona.

“Purtroppo, a fronte di una stragrande maggioranza di persone che amano e rispettano i gatti liberi delle colonie feline, si trova ancora chi, spesso con comportamenti incivili, non li tollera e si sfoga spesso contro chi li accudisce; maltrattamenti di animali o insulti e prevaricazioni verso gli animalisti si verificano, sempre meno frequentemente per fortuna, un po’ in tutta la riviera, soprattutto ad Andora, Laigueglia, Albenga, Pietra Ligure e Finale, talvolta da parte di turisti provenienti da Nord Italia che riaprono la casa delle vacanze” afferma l’Enpa.

Ma le norme di legge della Regione Liguria, vigenti dal 2000 e redatte e proposte proprio da Enpa Savona, sono chiare: “I gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontanarli dal loro habitat. La somministrazione di cibo e cura delle colonie (feline) da parte degli zoofili non può essere impedita”.

E’ vietato a chiunque ostacolare l’attività di gestione di una colonia o asportare o danneggiare gli oggetti impiegati”, e prevedono sanzioni amministrative fino a 516 euro per i responsabili; l’uccisione di animali è invece un reato penale, punito con la reclusione da 3 a 18 mesi.