Alassio. “Le accuse della consigliera Olivieri sono strumentali, intempestive e inappropriate, molte delle risposte ai suoi quesiti vanno ricercate nei confronti di coloro che hanno amministrato nell’ultimo periodo. Oggi ribadisco che verrà posto in essere tutto quanto necessario per restituire in tempi brevi Villa Gouyot alla cittadinanza” così ha risposto il vice sindaco del Comune di Alassio Monica Zioni alla richiesta d’informazioni ed accesso agli atti formulata dal gruppo consigliare Progetto Alassio sulla chiusura dell’asilo nido.
Ora arriva la risposta del gruppo di Olivieri: “Ma perché l’assessore Zioni non dice che il progetto di ampliamento, in violazione ad elementari norme urbanistiche che tutti i cittadini, compreso il Comune, devono rispettare, è un progetto dell’amministrazione di centrodestra, di cui lei all’epoca faceva parte? Quella Giunta, come tutti ben ricordano, era presieduta dall’ex sindaco nonché architetto Marco Melgrati – che di norme urbanistiche dovrebbe ben intendersene vista la sua professione – e che successivamente sono stati seguiti dal vice sindaco reggente con delega proprio ai Lavori pubblici Giovanni Aicardi. Lo stesso Aicardi che oggi è nuovamente consigliere delegato alla medesima materia e che troviamo, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, tra i banchi degli imputati per opere pubbliche costruite irregolarmente ed a giudizio come proponente della delibera con la quale è stato approvato il progetto esecutivo per l’ampliamento dell’asilo nido comunale”.
“Che poi di fronte alla nota della Regione, con richiesta di restituzione del contributo erogato, non crediamo che le accuse, o meglio i timori, del gruppo Progetto Alassio siano così inappropriati – continua Olivieri – A fronte del rischio della mancata concessione di tale importo e della necessità di demolizione di parte delle opere già realizzate, oltre ai costi delle vertenze e del processo, pagati con i soldi dei cittadini, non occorre fare ulteriori considerazioni, che rimandiamo alla coscienza dell’assessore Zioni”.
“Proprio ieri, riferiscono sempre i giornali, vi sono stati due patteggiamenti nell’ambito del processo per l’ampliamento dell’asilo. Mentre l’ex sindaco reggente Giovanni Aicardi ha scelto di proseguire con il rito ordinario, gli altri due imputati a giudizio insieme a lui, Luca Corciulo e Maurizio Drava, entrambi funzionari comunali, hanno scelto di patteggiare. I tre erano tutti accusati, in concorso e a vario titolo, di aver violato il P.U.C. approvando il progetto per la realizzazione dell’ampliamento della struttura anche se in contrasto con il piano regolatore (documenti del 20 febbraio 2009 e del 10 agosto del 2010)” ricorda Olivieri.
“Ma allora le richieste di informazioni ed approfondimento del capogruppo della lista Progetto Alassio, che non sono assolutamente accuse, ma, semplicemente come previsto dal regolamento del consiglio comunale, l’esercizio di un diritto dei consiglieri, non sono proprio strumentali ed intempestive come afferma la vice-sindaco Zioni – insiste il gruppo di minoranza – La lista civica Progetto Alassio non sfrutta queste occasioni, come invece aveva fatto l’assessore Zioni nella precedente campagna elettorale che non la vide poi neppure sedere sui banchi della minoranza consigliare, ma ha presentato apposita richiesta scritta all’amministrazione comunale perché intende vederci chiaro; capire chi ha redatto il progetto, gli atti con il quale sono stati approvati e finanziati, a chi spettava la verifica delle opere eseguite, la direzione lavori ma soprattutto verificare a chi è da imputare quanto accaduto, chi ha causato danni al vicinato, notevoli disagi alle famiglie, sperpero di denaro pubblico; e quale sia stata o sarà la decisione adottata in merito dell’A.C. sull’eventuale ‘costituzione di parte civile’ nei confronti dei responsabili e con quali motivazioni si farà o non si chiederà di risponderne personalmente in merito”.
“L’indagine a suo tempo avviata dalla Procura della Repubblica di Savona quindi non è ‘fantasia delle fantasie … degna di Walt Disney’, come si era permesso di affermare in passato l’ex sindaco Melgrati in un comunicato stampa relativo ad un’altra opera pubblica sotto processo della magistratura, nella quale è imputato sempre con il consigliere comunale Aicardi, al quale è stata restituita la delega che gli ha procurato già due rinvii a giudizio. Anche su questo la Zioni tace. Perché?” chiede “Progetto Alassio”.
“Lo stesso amministratore afferma altresì che se ‘oggi a due anni di distanza l’asilo nido è chiuso non sicuramente per responsabilità addebitabili alla mia persona ma per non curanza degli ultimi amministratori, in particolare vorrei ricordare alla consigliera Olivieri che proprio uno di questi amministratori fa parte del suo gruppo ed è membro dell’attuale Consiglio comunale’. Di fronte a tale asserzione ricordiamo che il consigliere al quale si riferisce non si occupava di lavori pubblici ma di verde, frazioni, collina ed informatizzazione, con risultati noti a tutti che lo hanno premiato risultando uno dei componenti dell’attuale consiglio comunale con maggiori preferenza da parte degli elettori, ma soprattutto sino ad oggi non è stato destinatario di alcun avviso di garanzia!”.