Savona. L’Associazione Italiana Editori ricorre al Tar contro la legge Profumo che ha bloccato le adozioni dei testi per il prossimo anno scolastico, imponendo per il 2014/15 testi digitali. Un nuovo tassello in una situazione complessa anche nelle scuole savonesi.
“Molti docenti – spiegano i portavoce di Cobas Scuola Savona – non hanno potuto cambiare i libri di testo e alcuni (non pochi) si sono trovati imposti testi scolastici non graditi in violazione della Costituzione e delle leggi. Caos anche nel riuscire a comprendere cosa volesse dire l’affermazione contenuta nella legge Profumo secondo cui ‘la dotazione libraria dell’anno prossimo resta invariata rispetto all’anno in corso'”.
“In alcune scuole – proseguono – si sono effettuati i cosiddetti scivolamenti all’anno successivo (ad esempio un testo adottato solo in prima scivola anche in seconda)”.
I Cobas Scuola e i loro studi legali hanno ricevuto molte richieste di ricorso, anche da famiglie che non possono più, come sempre, comprare i testi usati, con grave danno economico. Da rilevare che in Italia circa il 60-65% delle famiglie si rivolge al mercato dell’usato.