Cronaca

Le quote rosa dei balneari fondano l’associazione culturale “Donnedamare”: 4 le rappresentanti liguri

donne balneari a Roma

Liguria. Da ieri “Donnedamare, per l’impresa balneare” è diventata un’Associazione Culturale. “Donnedamare nasce con l’intento di denunciare la violenza perpetrata dal governo italiano nei confronti delle donne balneari che, a causa di un’errata applicazione della direttiva servizi, meglio conosciuta come Bolkestein, si vedono scippate del loro diritto al lavoro e giocoforza della loro dignità di donne e di madri” spiegano le promotrici dell’iniziativa.

“Il blog www.donnedamare.it è diventato un contenitore di storie di vita e ha l’intento di dimostrare che i balneari non sono una lobby, ma bensì persone, escluse dal mondo del lavoro, che hanno dovuto inventarsi un’occupazione, investendo se stessi e il loro denaro in imprese che ora lo stato reclama. L’associazione non ha scopo di lucro. Essa ha come scopo di accrescere, evidenziare e valorizzare, anche in un’ottica di pari opportunità, il ruolo della donna nel settore delle imprese balneari, nonché di tutelare e valorizzare la natura e l’ambiente marino costiero, promuovendo la conservazione, manutenzione, difesa e valorizzazione delle risorse marine e delle biodiversità” precisano dall’associazione.

Le Socie Costituenti dell’Associazione, sono 13, sparse in molte regioni balneari. Le rappresentanti della Regione Liguria sono Bettina Bolla, Bianca Bruzzone, Laura Castello e Marta Piazza.

Questi i nomi di tutte le rappresentanti: Anna Maria Falasca (Abruzzo); Bettina Bolla (Liguria); Bianca Bruzzone (Liguria); Daniela Frangioni (Toscana); Francesca Spazzafumo (Toscana); Fulvia Frallicciardi (Lazio); Ilaria Piancastelli (Toscana); Laura Castello (Liguria); Mariolina Menicucci (Toscana); Marta Piazza (Liguria); Monica Fornari (Emilia Romagna); Rita Polacci (Toscana); Sabrina Romani (Toscana). Questa invece è la composizione del Consiglio Direttivo: Presidente Bettina Bolla; vice-Presidente: Daniela Frangioni; segretario: Marta Piazza.

“Puntiamo ad estenderci su tutto il territorio italiano, anzi cogliamo l’occasione per fare un appello alle altre donne balneari nelle varie regioni d’Italia dove Donnedamare non è ancora conosciuta di farsi avanti inviando una mail a donnedamare@gmail.com, diventando così referenti regionali. Il Prossimo Porgetto di Donnedamare? La pubblicazione del libro ‘Storie d’Amare di Donnedamare’, racconti, testimonianze, Appelli Salmastri. Autofinanziato e regalato ai clienti degli stabilimenti balneari delle donnedamare. Un libro che conterrà le loro storie, quelle del blog per capirci, ma non solo. Un’introduzione alla Bolkestein per chi non sa ancora di che cosa si tratta, per informare le persone sui reali problemi portati dall’errata applicazione della direttiva servizi al nostro settore. Troveranno spazio anche gli interventi delle donne nella politica, nel sociale e nel mondo del giornalismo e dello spettacolo che sono a fianco dei balneari, che ci aiutano, comprendendo, facendo proprie le nostre preoccupazioni” concludono dall’associazione Donnedamare.