Cronaca

“Furbetti” dell’Asl a giudizio, mancano i testimoni processo rinviato

Tribunale

Savona. Doveva iniziare, di fatto, questa mattina con l’audizione dei primi testimoni il processo contro i “furbetti della Asl”, i 31 dipendenti dell’ospedale San Paolo (fra medici, infermieri e operatori socio sanitari accusati di sostituzione di persona) coinvolti nell’inchiesta della Procura di Savona sull’uso disinvolto dei badge per entrare ed uscire dal posto di lavoro, ma l’udienza non si è celebrata. Vista l’assenza dei testimoni infatti il giudice lo ha rinviato al prossimo 19 novembre.

Il procedimento contro alcuni dipendenti Asl era stato aperto nel febbraio del 2010: nel mirino della Procura era finito l’utilizzo dei badge per timbrare l’entrata e l’uscita dall’ospedale San Paolo di Savona (capitava infatti che un collega timbrasse al posto di un altro). Inizialmente tra le ipotesi di reato c’era anche la truffa, ma poi l’accusa a carico dei lavoratori dell’ospedale era stata ridimensionata: in piedi era rimasta solo quella di sostituzione di persona.

Era infatti stato appurato che, pur usando irregolarmente il tesserino, gli indagati non si erano assentati dal luogo di lavoro. Insomma la tesi che voleva un collega a posteggiare l’auto mentre l’altro stava timbrando l’entrata per tutti e due, o viceversa, ma nessun lavoratore solo “virtualmente” al lavoro, è sembrata la più corretta. Un comportamento comunque non regolare, ma non così grave da tradursi nel reato di truffa, ma piuttosto in sostituzione di persona. Reato per il quale gli indagati erano stati colpiti da un decreto penale di condanna al pagamento di una multa di tremilasettecentocinquanta (il corrispondente di 15 giorni di reclusione), al quale avevano presentato opposizione. Di conseguenza, così come vuole la procedura, il caso era finito davanti al giudice monocratico.