Finale Ligure continua a scommettere sulla destagionalizzazione, facendo leva sulle proprie risorse territoriali e ambientali. Una via per tamponare gli effetti della crisi che schiaccia il comparto alberghiero. La 24 Ore, con il suo impatto internazionale, è uno “spot” promozionale per tutto l’anno.
“Quest’anno abbiamo davvero avuto la percezione del target cicloturistico. Molti colleghi albergatori stanno associandosi al club di prodotto locale e regionale, comprendendone l’importanza. Allarghiamo così l’offerta ai nostri visitatori. Può iniziare un futuro diverso per Finale Ligure e la Liguria” afferma Lorenzo Carlini, presidente dell’Associazione Albergatori.
“A Finale cerchiamo di non piangerci addosso – prosegue – Ci concentriamo su piani dedicati alle esigenze dei turisti, per esempio si pensi al dog welcome o alla gastronomia. Cerchiamo di non subire la crisi, ma reagire, cercando di dare possibilità nuove e coordinate. Come succede per la mountain bike, i risultati cominciano ad arrivare anche per gli altri club di prodotto”.
L’assessore comunale Nicola Viassolo evidenzia: “La 24 Ore rappresenta un grande avvenimento, collocandosi tra le manifestazioni originali di Finale, come la Festa dell’Inquietudine, Viaggio nel Medioevo o Percorsi Sonori. Massima attenzione quindi a questa manifestazione che sposa alla grande la vocazione del nostro territorio, quella dell’outdoor. Oltre agli aspetti sportivi, ci sono quelli turistici che fanno di Finale una proposta valida per tutti i dodici mesi dell’anno”.
“Finale Ligure non si sottrae alla crisi generale. Ma per la nostra particolare configurazione territoriale possiamo rivolgerci ad un turista che non viene soltanto per la stagione balneare. Su questo vogliamo puntare.
Il bilancio per le manifestazioni rimane come quello dello scorso anno. Si aggiunge la piacevole novità dell’associazione ‘I Feel Good’, consolidata, che propone un calendario che si aggiunge al nostro. Il programma delle manifestazioni sarà completo” conclude Viassolo.