Cengio. Una vittoria sul filo del rasoio con appena due voti di scarto e che lascia un po’ di amaro in bocca, a entrambi i contendenti. Alla fine, però, a spuntarla è Sergio Marenco che, commosso, dedica la vittoria all’ex sindaco di Cengio, Ezio Billia.
“E’ stata una vittoria sofferta, portata avanti fino all’ultimo voto: i miei concittadini hanno deciso così e io sono ben felice di mettermi a loro disposizione fin da subito, con lo scopo primo di portare lavoro a questo paese. Mi complimento con il mio avversario politico e la sua lista perché hanno ottenuto un ottimo risultato. Mi aspettavo questo testa a testa: sapevo che a dividerci c’erano pochi voti, ma non così tanto esigui. Dedico la vittoria all’ex sindaco e ad altre persone che erano con me in amministrazione: tutte perdite importantissime per il nostro comune”.
“Primi prvvedimenti da prendere riguarderanno al problematica delle ex aree Acna perché a breve dovrebbero presentarsi le manifestazioni di interesse da parte delle società che si son fatte avanti per acquisirle continua Marenco – Certamente collaborerò con Dotta e la minoranza”.
Dal canto suo, Dotta, certamente messo in difficoltà dall’indagine aperta dalla procura savonese (Marenco ha infatti segnalato un atteggiamento giudicato scorretto del rivale, che avrebbe tappato 39 buche a Rocchetta senza che l’Ufficio tecnico ne fosse informato: da qui un’inchiesta del pm Pischetola per voto di scambio) commenta: “Non ha vinto né perso nessuno, due voti di scarto non sono niente. E’ stata certamente una competizione avvelenata. Penso di poter dire che forse il paese voleva la lista unica che io avevo chiesto a luglio 2012, e mi rammarica poi il fatto che il paese non abbia dimostrato davvero lo stimolo di cambiare, altrimenti avrebbe votato diversamente e con percentuali diverse. Ci sono schede contestate e, siccome il delta dei voti è esiguo, mi sembra giusto richiedere il conteggio ufficiale dei voti”.
“Io non sono per la polemica fine a se stessa per cui contesterò quando ci sarà da contestare e non a priori – continua Dotta – La vicenda della procura ha influito certamente: è un’accusa infodnata, si dimostrerà e, siccome mi è stata mossa sui giornali all’ultimo momento non ho potuto controbattere, il che ha inciso danneggiandomi. Sono stato fatto passare quasi come un habituè del reato quando ho sempre pagato le tasse e non ho mai danneggiato nessuno. E’ un’accusa gratuita e strumentale e la dimostrerò”.