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Dante giovane studioso, il suo Paradiso? A Savona…

Passeggiata Dantesca 2013

Savona. Il Paradiso di Dante? E’ a Savona. Ne è convinto Filippo Martelli, studente fiorentino di architettura, che alla Divina Commedia ha dedicato anni di studio e ora debutta con un romanzo in formato e-book e cartaceo su Amazon, ‘L’oro di Dante’. Secondo Martelli nella Commedia c’è una chiave d’accesso per inseguire questa ipotesi, prendendo le mosse da un codice templare e dalla lingua occitana. Ma la ricerca degli indizi del giovane studioso passa anche attraverso i segreti che sarebbero celati dalle opere di Botticelli, fino all’uso di un sistema numerico che ordina i simboli di Inferno, Purgatorio e Paradiso in una specie di albero ebraico della vita.

Ma a suggerire a Martelli la localizzazione savonese del Paradiso è stato il canto XIII del Paradiso, quello che per gli esperti è il meno riuscito: attraverso i riferimenti alla lingua occitana il giovane studioso avrebbe ricostruito una frase: “San Martino di Savona ci condurrà conchiglia reale casa del re”. Una frase che da sola non spiega molto: quindi, con un sopralluogo nel savonese, zona che il Poeta avrebbe conosciuto, Martelli ha individuato il paese di San Martino. Nei pressi del quale c’è una chiesa templare semidiroccata.

Un paese vicino è Stella, che è il simbolo del Paradiso, e nei pressi c’è la chiesa, coeva di Dante, San Bernardo, cioè l’ultimo santo incontrato nel viaggio del Poeta. Quindi, ancora in zona, una terza chiesa, questa volta dedicata a Santa Lucia, la santa che dice a Dante che gli mostrerà il Paradiso. Tutti elementi che, secondo Martelli, confermerebbero che Dante si ispirò alle terre liguri per descrivere il suo Paradiso.

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