Cairo M. Nuova iniziativa di Verallia “Il vetro è sano come un pesce”, rivolta ai piccoli alunni dell’asilo Monsignor Bertolotti di Cairo Montenotte.
Obiettivo del progetto è quello di realizzare un laboratorio didattico per i piccoli allievi dell’istituto che, attraverso linguaggi e contenuti adatti alla loro giovane età, potranno confrontarsi con il vetro, materiale sano, sicuro e riciclabile all’infinito. I bimbi avranno l’opportunità di lavorare sul vetro, imparando in prima persona che si tratta di un materiale estremamente duttile, dalle infinite vite; saranno guidati infatti da Maria Grazia Malatesta, responsabile sviluppo marketing di Verallia, e dalle loro maestre a trasformare delle bottiglie di spumante in salvadanai a forma di pesce.
Questa attività sarà introdotta da una “lezione” che presenterà, prima, il processo produttivo del vetro come una sorta di torta da cuocere in forno a 1500° e, poi, descriverà i valori e le singole qualità del materiale personificate dagli animaletti della “Vetribù”, ideati da Assovetro appositamente per la formazione destinata ai più piccoli “Il vetro è sano come un pesce” si inserisce nel percorso didattico e divulgativo di Verallia, che ogni anno coinvolge oltre 4000 giovani studenti in attività di formazione sul vetro: apre loro le porte dei propri stabilimenti produttivi, li coinvolge in laboratori pratici e in visite presso i propri clienti, perché ritiene di fondamentale importanza informare i giovani sulle caratteristiche di un materiale davvero sostenibile, rispettoso dell’ambiente e della salute dei consumatori.
“Per Verallia, che da sempre si impegna per diffondere e sostenere i valori del vetro nel mondo, parlare con i giovani è fondamentale per informarli fin da piccoli sui suoi benefici,” afferma Maria Grazia Malatesta. “Per farlo, però, è necessario comunicare con il loro linguaggio. Ogni singola iniziativa di formazione va intesa, quindi, come una sfida per confrontarsi con un universo a parte che, a seconda dell’età dei soggetti coinvolti, ha il proprio modo di conoscere il mondo e di relazionarsi ad esso”.