Finale L. Stefano Bartezzaghi, raffinato enigmista, figlio d’arte (il padre Piero era un famoso cruciverbista), e Silvia Ronchey, fra i massimi studiosi europei della Civiltà Bizantina, sono due dei protagonisti della sesta edizione della Festa dell’Inquietudine, che si terrà dal 31 maggio al 2 giugno a Finale Ligure.
Bartezzaghi condurrà il pubblico in un “Viaggio di conoscenza tra enigmi e giochi di enigmistica” (31 maggio, ore 17,45), mentre Silvia Ronchey, a colloquio con il saggista Alessandro Bartoli, parlerà di Bisanzio, “fulcro di virtù e conoscenza in equilibrio tra Oriente e Occidente” (primo giugno, ore 17,30).
Entrambi gli incontri si collegano al tema dell’edizione 2013 della Festa: “Virtù e Conoscenza”. L’enigmistica non è solo un gioco ma un viaggio della mente nei diversi sensi nascosti dietro le parole. Un’avventura per la conoscenza, con tutta l’inquietudine che quest’esperienza comporta. Il viaggio che porta Edipo da Corinto a Delfi e, infine, a Tebe ad interrogare la Sfinge è un viaggio di conoscenza. A Tebe risolve gli enigmi a cui nessuno prima aveva saputo dare la giusta risposta. Dal mito di Edipo si dipana una ragnatela di giochi di parole, crittografie, combinazioni di lettere che, attraverso epoche, religioni, costumi e mode, arriva ai giorni nostri, con approcci diversi per il grande pubblico o per raffinate èlite.
L’incontro con Silvia Ronchey svela il legame con il tema della Festa sin dal titolo. Bisanzio viene definita “fulcro di virtù e conoscenza in equilibro tra Oriente e Occidente”. Ronchey, docente di Civiltà bizantina all’Università di Siena e scrittrice di successo, aprirà una finestra sulla millenaria storia bizantina e sul ruolo decisivo che Costantinopoli ebbe, anche in Occidente, nel preservare e tramandare il sapere e la conoscenza classici, oltre all’importanza storica e culturale dell’impero bizantino, per meglio comprendere ed analizzare la storia europea. Ma si discuterà anche il delicato ruolo di tramite culturale svolto da questa civiltà, in equilibrio tra oriente ed occidente, e di cui il caso letterario del testo di Barlaam e Ioasaf, la vita bizantina del Buddha, ne è uno degli esempi più interessanti e curiosi.
