Pontinvrea. “Per favore non toccate i piccoli di capriolo”: è l’ennesimo accorato appello lanciato dalla Protezione Animali savonese dopo l’ennesimo ricovero di un cucciolo di capriolo, raccolto perché ritenuto erroneamente abbandonato nelle campagne di Pontinvrea.
“Anche se sembrano soli, non sono stati affatto abbandonati e non bisogna assolutamente toccarli e nemmeno avvicinarli se per caso se ne incontrano, perché la presenza dell’uomo rischia seriamente di compromettere le possibilità di sopravvivenza di questi giovani animali che solo apparentemente sono lasciati soli dalla madre che resta sempre nelle vicinanze e torna da loro appena possibile – dicono i volontari – Per questo è molto importante allontanarsi immediatamente se si vedono nei prati piccoli di capriolo o di daino”.
“E la probabilità di incontrarli in questo periodo è alta perché à la stagione delle nascite di queste specie, diffuse in quasi tutte le aree boschive e rurali
della provincia – continua Enpa – I piccoli cervidi sono difesi dai possibili predatori dall’assenza di odori particolari in grado di attrarli e dal mimetismo del loro manto. Le madri, confidando su queste protezioni naturali dei piccoli, si
allontanano temporaneamente da loro, lasciandoli in apparenza soli e indifesi, per alimentarsi, o in caso di pericolo, come l’avvicinarsi dell’uomo; ed il loro svezzamento artificiale rappresenta sempre, oltre ad una fatica non indifferente per i volontari (occorre, tra l’altro, acquistare costoso latte di capra), anche una grossa incognita sul loro futuro che, senza gli insegnamenti e gli anticorpi materni, sono spesso destinati ad una breve esistenza”.
Il prelievo non autorizzato di fauna selvatica è un illecito penale e quello di caprioli e daini (ma anche cinghiali) è sanzionato con un’ammenda sino a 1.500 euro di competenza del tribunale.