Economia

Appalti pubblici e piccole imprese: in Italia anche il web diventa un trappola burocratica

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Liguria. Le piccole imprese, che corrispondono al 97% delle imprese liguri e di tutta Italia, già oggi riescono con fatica a partecipare al mercato degli appalti pubblici, un mercato che il trend segnala in calo del 22%. Anziché facilitare o almeno non rendere sempre più difficile la partecipazione alle gare d’appalto per piccoli importi, ecco cosa succede: dal 1 luglio 2013 per partecipare alle gare d’appalto per lavori pubblici di valore pari o superiore a 40.000 euro diventa obbligatoria l’iscrizione all’AVCPass (Authority Virtual Company Passport). I moduli per l’iscrizione sono on-line ma per compilarli serve addirittura un corso apposito, che al momento si tiene solo a Roma.

“Basta con le procedure che rendono sempre più difficile lavorare, in un momento già tragico per il mercato – dichiara Marco Merli, presidente CNA Liguria – gli appalti piccoli sono il cuore dell’attività delle microimprese e delle economie locali e questa nuova disposizione va contro le normative europee che chiedono semplificazione e rischiano di buttare nella disperazione le piccole e medie imprese”.

“La scadenza è imminente e ci vede costretti ad organizzare attraverso il nostro Servizio Appalti un corso anche a Genova, ma non è giusto che ci si debba sostituire al Governo per permettere alle aziende di continuare a lavorare. E stiamo parlando di una fetta considerevole di mercato del lavoro, in Liguria gli appalti pubblici valgono il 17% del PIL. Anche se il fine dell’operazione è interessante – creare una banca dati attraverso cui scegliere direttamente i fornitori in base alle loro specifiche – non è questo il modo di portarlo avanti”.

Dice Merli: “Chiediamo un rinvio del termine di iscrizione e una semplificazione della procedura, sulla quale non è stata fatta nessuna informazione, CNA non può e non deve sostituirsi allo Stato per permettere alle aziende di lavorare, bisogna dare loro il tempo di formarsi e inserirsi, i lavoratori vanno agevolati, non messi in difficoltà con un’infinità di pastoie burocratiche”.

Sta per scattare la terza fase prevista dalla Deliberazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici n. 111 del 20 dicembre 2012 che dà attuazione dell’art. 6 bis del dlgs 163/2006 introdotto dall’art. 20, comma 1, lettera a, legge n. 35 del 2012.

Con quella delibera l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture istituiva, dichiarando di perseguire finalità di semplificazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, un sistema per la verifica online dei requisiti per la partecipazione alle procedure di affidamento, denominato “AVCPass” (Authority Virtual Company Passport).

Dal 1 gennaio 2013 l’iscrizione al sistema è già obbligatoria per gli appalti di lavori di importo a base d’asta pari o superiore a 20.000.000 euro, dal 1 luglio 2013 lo sarà anche per gli appalti pari o superiori a 40.000 euro.

Le imprese dovranno quindi iscriversi al nuovo sistema, i moduli di formazione sono on-line sul sito www.avcp.it, ma la procedura non è affatto semplice, tanto che vengono organizzati dei corsi appositi, che attualmente si tengono solo a Roma e sono ovviamente già saturi di iscrizioni da tutta Italia.