Noli. Nuova udienza, durante la quale sono stati sentiti diversi testimoni, questa mattina, in tribunale a Savona, del processo che vede a giudizio per maltrattamenti una maestra d’asilo di Noli, Rosemma Testa, che secondo l’accusa avrebbe avuto degli atteggiamenti troppo autoritari nei confronti dei piccoli alunni dell’istituto. L’inchiesta aveva preso le mosse dalla denuncia di tre mamme che si erano rivolte ai carabinieri per segnalare alcuni comportamenti dell’insegnante che loro giudicavano poco ortodossi.
L’accusa contesta infatti alla maestra di aver, in diverse occasioni, tra il 2007 e il 2010, maltrattato i bambini tirandogli i capelli e le orecchie, costringendoli a mangiare a forza e urlando. Dopo la denuncia i militari avevano anche installato nell’asilo, l’istituto “De Ferrari”, alcune microcamere audio e video per poter realizzare delle intercettazioni ambientali. Sarebbero stati proprio i filmati a confermare agli inquirenti che le accuse nei confronti di Rosemma Testa erano fondate.
Proprio le intercettazioni ambientali erano state oggetto nella precedente udienza di un’eccezione presentata dal difensore dell’insegnante, l’avvocato Dominique Bonagura, che aveva chiesto al giudice di riconoscerne l’inutilizzabilità. Una domanda che era stata però rigettata: i filmati erano quindi stati ammessi come prove e nelle ultime settimane sono stati visionati in aula.
Dei contenuti di quei video, sempre nella prima udienza, aveva parlato anche il Maresciallo Roberto Milano che si era occupato dell’indagine. Il militare aveva ricordato di quando aveva raccolto la denuncia delle mamme e della successiva installazione delle telecamere nell’asilo: “Dai video sono emerse delle cose interessanti dal punto di vista investigativo. Si vedono immagini nelle quali la maestra afferra per i capelli i bambini e li trascina per diversi metri prima di metterli in castigo”. Il testimone aveva definito quello dell’insegnante come un “atteggiamento ostile e non professionale” che lasciava i bimbi “impietriti”.
Una versione che però sarebbe in disaccordo con quella fornita da alcuni genitori, tra cui quelli sentiti oggi in aula, secondo cui l’insegnante avrebbe sempre avuto un comportamento corretto. Uno dei piccoli alunni rispondendo alla domande di mamma e papà avrebbe anche risposto che proprio la maestra Rosemma Testa era la sua prferita. Dopo le deposizioni in aula il processo è stato rinviato al prossimo 11 giugno quando saranno sentiti altri testimoni.