Varazze. “Respingo al mittente le accuse di ipocrisia rivoltemi dal liquidatore Galantini in quanto è a lui stesso noto che l’uso della darsena gli è stato inibito prima dal TAR e poi dal Consiglio di Stato che ne ha respinto l’appello. Ora senza l’uso della darsena, come già affermato dallo stesso liquidatore, è impossibile qualsiasi rilancio del cantiere. Questo Comune pertanto non poteva non tener conto del pronunciamento del giudice amministrativo negli atti conseguenti”: a dirlo è il sindaco di Varazze, Giovanni Delfino, che interviene sulla questione relativa alla situazione degli ex Baglietto.
“Peraltro nei tre anni di questa lunga e sofferta vicenda lo stesso Galantini aveva svuotato il cantiere portando via non solo lo storico marchio ma anche le residue barche in allestimento, le attrezzature, l’archivio storico e persino gli antichi modelli in scala, dimostrando così nei fatti la cessazione di qualsiasi attività cantieristica, confermata poi nella sentenza del Consiglio di Stato. Se davvero avesse voluto, in tutto questo tempo, riprendere l’attività lavorativa ne avrebbe avuto la possibilità e la disponibilità” sostiene Delfino.
“Per l’Amministrazione è comunque preminente trovare finalmente una soluzione credibile al problema occupazionale e togliere da uno stato di incertezza sul loro futuro le maestranze da troppo tempo inoperose a causa della cessazione di ogni attività” conclude il sindaco di Varazze.