Albenga. Nuova sfilata di testimoni nel processo per le firme false raccolte nella campagna elettorale del Pdl per le provinciali del 2009. Questa mattina, nell’aula del Tribunale di Albenga, sono stati ascoltati altri cinque test, due per l’accusa, Francesca Galati (consigliere comunale del Pdl a Loano) e Alessandra Barberis (medico e consigliere della Lega Nord ad Andora); per la difesa sono state ascoltate le deposizioni di Roberto Scola, Sergio Savorè e Diego Distilo.
Il procedimento penale vede a giudizio il presidente provinciale Vaccarezza con l’accusa in concorso morale in soppressione e sostituzione degli elenchi (quella relativa al concorso morale nel falso in atto pubblico era stata stralciata). Oltre a lui sono a giudizio anche Guido Lugani (coordinatore giovanile provinciale e vicepresidente di Ecoalbenga), Teresiano De Franceschi, medico e primo dei non eletti in consiglio provinciale per il Pdl, Mauro De Michelis, ex coordinatore Pdl di Andora, Roberto Schneck (assessore provinciale), Bruno Robello De Filippis (capogruppo Pdl in consiglio comunale ad Albenga e consigliere con delega a cultura e società partecipate), Gianfranco Sasso (vicepresidente del consiglio provinciale), Angelo Barbero (Pdl Albenga) e i militanti Marco Paniccia e Cosetta La Mantia, quest’ultima anche oggi presente in aula difesa dall’avvocato Enrico Nan.
Il medico Asl 2 e consigliere comunale di Andora Alessandra Barberis ha chiarito il suo ruolo ed il suo rapporto con De Michelis nella raccolta firme, ribadendo di non aver partecipato direttamente alla campagna elettorale in quanto impegnata per le elezioni comunali andoresi e la candidatura a sindaco di Fabio Nicolini. Al centro della sua deposizione la raccolta firme avvenuta nel suo studio medico, il 5 maggio del 2009, alla presenza di Mauro De Michelis e Claudio Londri. La Barberis ha riferito che stava visitando i pazienti e che ha semplicemente messo a disposizione lo studio medico ai suoi colleghi di partito. Non si ricorda se qualche paziente abbia sottoscritto le firme in quell’occasione, sapeva, come ha riferito, che “servivano nuove firme…”. Quanto ai rapporti con Angelo Barbero: “L’ho visto un paio di volte…”. La Barberis ha poi confermato di aver apposto la sua firma per le liste in un bar ad Andora, la sera prima, sempre alla presenza di De Michelis.
I tre test della difesa sono stati chiamati a deporre in merito ai colloqui avuti con Barbero dopo il Consiglio comunale del 5 maggio del 2009 (la seduta dedicata alla sicurezza nel territorio ingauno), quando l’allora consigliere comunale del Pdl (Barbero) riferiva di un problema con le firme nel quartiere di Vadino e che serviva una “correzione” per autenticarle. Roberto Scola, presente a quel Consiglio comunale ha ribadito questa circostanza, così come Diego Distilo e Sergio Savorè: il primo ha parlato di un “Berbero molto arrabbiato per la vicenda…”, mentre Distilo ha riferito che non serviva raccogliere nuove firme bensì apportare delle correzioni tramite la riconvocazione dei firmatari delle lista; Savorè è stato invece informato del problema il giorno seguente. Nessun ruolo attivo, inoltre, avrebbe avuto il geometra Pierluigi Presenti.
“Per l’imputato Bruno Robello De Filippis anche questa mattina i testimoni sentiti in aula hanno confermato la tesi difensiva, ovvero che non era stato presenti nei momenti della raccolta delle firme per la campagna elettorale del Pdl nel 2009” ha riferito fuori dall’aula del tribunale albenganese il legale difensore di Bruno Robello De Filippis, l’avvocato Francesco Salini.
“Il processo prosegue come previsto, con i resoconti dei testimoni. Ogni valutazione è giusta demandarla al termine del procedimento penale con l’esame di tutte le testimonianze. E’ chiaro che ci sono singole posizioni e diverse imputazioni, per questo ogni collega trarrà le conseguenze in relazione alla linea difensiva intrapresa nel dibattimento in aula” ha detto l’avvocato Alessandro Cibien.
La prossima udienza del processo è stata fissata per il 13 marzo, quando nell’aula del Tribunale albenganese verranno sentiti altri quattro testimoni: Ubaldo Pastorino, Giovanni Battista Cepollina, Fabio Nicolini ed il medico Gamba. Altra udienza con la testimonianza degli imputati è prevista per il successivo 20 marzo, in seguito verrà convocata un’ultima udienza con le conclusioni del processo. La sentenza di primo grado per le firme false è attesa entro il mese di aprile.
Oltre al vaglio delle testimonianze nel procedimento la difesa punta molto sugli elementi documentali analizzati nel processo, in particolare la consulenza grafica che ha stabilito come la falsificazione delle firme ci sia stata, ma che, di fatto, sia impossibile risalire all’impronta personale dell’esecutore. Ma, naturalmente, le posizioni e le presunte responsabilità degli imputati sono differenti e quindi bisognerà attendere la fine del processo per capire quale sorte avranno le imputazioni contestate dall’accusa.