Andora. “Torta di riso finita”. E’ certamente questo il commento preferito dal popolo di Facebook in merito alla presenza, sul menu di un bar del centro di Andora, di un decalogo del perfetto cliente che invita l’avventore, sia egli un foresto o un residente, ad andarsene nel caso le regole non fossero di suo gradimento. Regole che impongono al cliente “perfetto” di essere educato e non fare richieste assurde; di leggere attentamente la lista e non osare ordinare qualcosa che non sia elencato e prezzato. A metà della lista poi regna un “Voi siete in vacanza, noi NO” rivolgendosi ai possibili turisti di passaggio in quel locale.
Ecco come il popolo di Facebook, sulla pagina di Ivg, ha commentato la notizia: “Poi chiedetevi perchè c’è crisi in Liguria e perchè il turismo nn decolla! uno stage sulla riviera romagnola o sul garda….ecco quello che servirebbe ai gestori liguri! per puntualizzare…sono Quilianese ma da quasi 20 anni sono sul Garda dove ho lavorato x 10 anni nella ristorazione….i turisti rompi palle ci sono anche qui…in più sono tedeschi…tuttavia i gestori lacustri, visto che la stagione è di soli 6 mesi fanno buon viso a cattivo gioco, per questo fanno il grano e nn conoscono crisi…un dato Bardolino 5000 abitanti….nel 2012 ha registrato 1.867.000 turisti da maggio a novembre….meditate gente meditate….un’ultima precisazione lo stipendio sarebbe più alto se i turisti e quindi gli introiti fossero di più” scrive Mario.
C’è anche però chi sostiene la scelta dell’esercente andorese: “Hanno fatto bene! Per capire come mai sono arrivati a tanto, bisogna però aver lavorato nel settore turismo e rendersi personalmente conto con che razza di gentaccia abbiamo a che fare ogni estate in Liguria…e sopratutto i culi che ci facciamo e gli stipendi miseri che prendiamo lavorando mentre tutti gli altri si godono le vacanze” dice Michele che, replicando ad un altro commentatore aggiunge: “dovresti tornare un pò qui nel Finalese, ad Agosto. Ti faccio sedere di fianco a me così ti rendi conto. Poi ti faccio vedere la mia busta paga. La verità è che i gestori maleducati meritano di chiudere e i dipendenti maleducati di essere licenziati, ma la fetta di turismo ligure resta una delle peggio del nord italia, perchè ci arriva tutta la feccia, oltre alla gente per bene con famiglia al seguito”.
“Amo il territorio ligure, ma dovreste cambiare mentalità! Io giro in tante località d’Italia, ma inospitali come i liguri non c’è nessuno! Quando mi capita di entrare nei bar e negozi per comprare qualcosa, fate na faccia come dire ‘Che cazzo vuole questa?’ Poi non lamentatevi se la gente non viene in vacanza da voi! Non credete che la bella gente vado solo da altre parti! Dai ragazzi faccio il tifo per voi…ce la potete fare” dice Silvia.
“Io sono una commerciante ligure e vi assicuro che non ho mai trattato i clienti con maleducazione e in 30 anni ne ho dovuto ingoiare di rospi, certo non avremo il carattere dei romagnoli ma non credo che siamo tutti dei maleducati e ho anche girato l’Italia come turista e ho trovato il commerciante educato e quello maleducato in tante altre regione, per quanto riguarda questo post è solo una bufala” spiega invece Flora.
“Bene…bella pubblicita negativa vi fate.. lo so saremo anche rompi ma se paghiamo vorremmo essere serviti,se poi parliamo di educazione e rispetto x gli altri allora c’è un altro discorso da fare.. di certo se ho problemi di salute e chiedo per favore di essere servito prima mi sembra cortese x un barista farlo..non penso che tutti quelli che entrano in quel bar fanno richieste assurde…” è l’opinione di Anna.
“Credo di aver capito di che bar si tratta – esordisce Silvia -. Non conosco personalmente i gestori, ma so che non sono della zona. Peccato che fate tante parole sui liguri quando chi lo gestisce non lo è. Per cui basta con sta storia che i liguri qui e i liguri là…se poi vogliamo entrare nel merito dell’articolo, trovo discutibilissima la scelta commerciale fatta nel utilizzare questo menù. Ma avrei da dire allo stesso modo sulla gestione di un albergo di Boario dove sono stata recentemente, e che pullulava di cartelli simili…c’è chi ci sa fare e chi no. E personalmente, pur ligure, ho sempre cercato di essere ospitale e tollerante anche coi turisti della peggior specie. Ma certo l’atteggiamento da ‘buana’ in visita alla colonia sottomessa che hanno molti quando vengono in vacanza è irritante. Siamo a fornire un servizio, non siamo nè schiavi nè inferiori. Il rispetto, se ricevuto in pieno, difficilmente non viene contraccambiato”.
C’è poi chi, con saggezza, ricorda che la ragione è nel mezzo e scrive: “Educazione e rispetto ci vogliono sia per il cliente che per il barista, sempre”.