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Villanova, manifesti anti-Comune: l’associazione La Violetta interviene sulla polemica

manifesti villanova

Villanova d’Albenga. Non si placa la querella per i manifesti, affissi da ignoti nella notte tra sabato e domenica, nel comune di Villanova d’Albenga e che tirano in ballo i “premi di produzione” che vengono da anni dati a cinque funzionari villanovesi. Ad intervenire sulla questione sono i rappresentanti dell’associazione La Violetta che precisano: “Poichè il sindaco Cassiano ha citato il presidente dell’associazione culturale corre l’obbligo di intervenire in merito alla vicenda dei manifestini”.

“Sono sicuro – precisa il presidente dell’associazione – che quanto è successo sabato notte nel Comune di Villanova d’Albenga non è una carnevalata ma è un chiaro ed evidente segnale che qualche villanovese si è sentito particolarmente colpito da quanto deliberato a fine anno dalla giunta comunale oppure, probabilmente, la minoranza del consiglio comunale si finalmente è risvegliata da un lunghissimo letargo”.

“Certamente la delibera N. 131/2012 sulle somme corrisposte ai cinque funzionari del comune, in questo momento in cui la situazione economica del paese, ma soprattutto di Villanova non è delle più floride, è stata la causa di questo azione dimostrativa. Lo scorso anno l’associazione culturale La Violetta aveva sollevato il problema commentando sulle pagine di questo giornale la delibera di giunta approvata allora con un importo simile e sempre agli stessi 5 funzionari, anche allora le giustificazioni addotte dal sindaco in risposta sono state ugualmente evasive e ripetute. Mi preme ricordare al sindaco Cassiano che nell’articolo afferma ‘il nostro è un piccolo comune dove non ci sono ne dirigenti ne funzionari’ che i 5 dipendenti in organico e fruitori dell’elargizione, risultano inquadrati contrattualmente come alte professionalità di categoria D oltre la quale non vi sono altre qualifiche, e che l’appellativo di funzionario significa titolare di servizi apicali”.

“Può sembrare strano ma tale qualifica è riportata proprio nella delibera. Inoltre, sempre contrariamente a quanto riportato nell’articolo: ‘queste indennità…sono dovute, messe a bilancio e quindi approvate…di finanziare la spesa derivante nella parte competenza dei seguenti capitoli del bilancio 2013 in corso di formazione, che presentano la necessaria disponibilità’. Gli importi erogati ai 5 funzionari sono stati imputati in delibera a 5 capitoli diversi di spesa, sarebbe opportuno che il sindaco chiarisse che se tali importi sono dovuti non si comprende come non debbano essere imputati ad un unico capitolo di spesa, chiamato magari ‘indennità del personale’ e come mai sono invece spalmati su 5 diversi capitoli di spesa” precisano Alberto Calzavara e Franco Barbera.

“A chiarimento, e per non ingenerare incomprensioni, ritengo altresì utile riportare lo stralcio del contratto nazionale di lavoro degli enti locali, con particolare riguarda all’art. 10, comma 10 comma 4, citato nella delibera di giunta n. 131/2012: ‘l’importo della retribuzione di posizione relativa agli incarica di cui ai commi 1 e 2 varia da un minimo di € 5.164,56 ad un massimo di € 16.000,00 e la retribuzione di risultato connessa ai predetti incarichi può variare da un minimo del 10% ad un massimo del 30% della retribuzione di posizione e godimento. La retribuzione di risultato può essere corrisposta previa valutazione dei soggetti competenti sulla base dei risultati certificati dal servizio di controllo interno o dal nucleo di valutazione secondo l’ordinamento vigente’ è chiaro ed evidente che contrariamente a quanto sostiene il sindaco Cassiano questi importi non sono dovuti per contratto ma possono essere erogati. La scelta effettuata dalla giunta, rappresenta pertanto una volontà politica, che alla luce della situazione economica nazionale, ma soprattutto locale, avrebbe imposto una più attenta riflessione per altro già suggerita lo scorso anno”.

Ribadisce inoltre il segretario della Violetta Franco Barbera in merito al blitz dei manifestini, che il comune di Villanova d’Albenga è dotato, già da qualche anno, di telecamere di sorveglianza per garantire la sicurezza ai villanovesi, che sono costate alla cittadinanza oltre € 40,000 per l’installazione e €10.000,00 per la manutenzione la gestione annuale suggerendo al sindaco di visionare le immagini registrate dalle telecamere dove sarà certamente facile individuare gli autori del blitz e conseguentemente denunciarli per il reato che gli ascrive.

Il segretario Barbera chiede inoltre al sindaco Cassiano chiarimenti in merito al fatto che il comune di Ortovero, composto da 1600 abitanti, ha nel proprio organico un solo dirigente e nessun funzionario apicale mentre il comune di Villanova d’Albenga, con 2600 abitanti, si permette il lusso di mantenere nel proprio organico 5 funzionari con mansioni apicali, il cui costo complessivo, fra stipendio e indennità di posizione, grava sul bilancio del comune per circa € 200.000,00.

“E’ evidente che coloro che hanno divulgato, mediante l’affissione di manifestini la delibera di giunta, certamente non volevano che tale gesto fosse inteso come una ‘farsa carnevalesca’ ma con tante persone che in questo momento si rivolgono agli amministratori per un lavoro che manca vogliono mandare al Sindaco, e alla giunta intera, un chiaro segnale che occorre contenere la spesa e non garantire regalie a dipendenti comunali apicali con i soldi che i contribuenti versano versano nelle casse comunali. Con i € 60.000,00 avrebbero potuto garantire un lavoro continuativo per un anno ad almeno 2 persone. A gran voce gli italiani chiedono la riduzione della spesa pubblica, che significa anche spese comunali, ma sordi dei segnali che vengono dalla cittadinanza la giunta comunale elargisce a funzionari, privi di sottoposti da organizzare, una maggiorazione di stipendio in un periodo di particolare restrizione economica nazionale e locale” concludono dall’associazione.