Savona. E’ sempre il macigno della fiscalità al centro delle preoccupazioni degli albergatori, anche in questa volata finale di una campagna elettorale che ha visto i partiti ignorare il tema del turismo. I rappresentanti dell’Upa, con il presidente Franca Roveraro Cappelluto ed il direttore Carlo Scrivano, all’Unione Industriali hanno incontrato Giorgio Palmucci, presidente nazionale di Federturismo Confindustria, al quale hanno comunicato le istanze locali.
“Ringrazio il presidente di Confindustria Alberghi per la sua vicinanza ai nostri albergatori – ha detto il presidente dell’Upa, Cappelluto – e gli chiediamo di farsi portavoce delle nostre istanze a Roma. Ci sono dei punti cruciali che devono essere risolti: fiscalità troppo pesante, con un’Imu che non considera i nostri alberghi beni strumentali, mercato del lavoro e burocrazia. L’Imu deve considerare che le nostre strutture sono produttive, inoltre deve essere per lo meno detraibile”.
“Non possiamo più lavorare sapendo che sul nostro lavoro paghiamo il 75% di tasse. Il nostro è un settore strategico per l’economia e va sostenuto. Da una ricerca commissionata all’Università di Genova è emerso che per ogni euro speso in una struttura turistica del savonese il turista ne lascia uno e mezzo sul territorio; a livello regionale il turismo è il 10% del Pil” ha aggiunta Franca Cappelluto.
“Abbiamo chiesto di armonizzare l’Iva ai livelli europei. Abbiamo bisogno inoltre di implementare la promozione del brand Italia all’estero” ha aggiunto il presidente dell’Upa che, sulla Legge Ruggeri, ha specificato: “Andrà in consiglio dopo le elezioni; sono state apportate modifiche proprio per andare incontro agli alberghi che hanno dovuto chiudere per insostenibilità sul mercato, e occorre aiutare coloro che hanno invece bisogno di riqualificarsi. Una volta chiuso questo capitolo, ci occuperemo della classificazione alberghiera. Ci vogliono parametri nazionali, non su basi regionali.