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Trofeo Laigueglia, Felice Gimondi sul doping: “Alla fine il ciclismo sport tra i più puliti…”

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Laigueglia. “Alla fine il ciclismo di oggi è ancora più è pulito rispetto ai miei tempi…Ci aiutavamo con qualcosina…Ma riuscendo a stare nelle regole. Io l’ematocrito non sapeva neppure cos’era…L’ho scoperto dopo 20 anni che avevo smesso di correre. Il ciclismo negli ultimi anni ha vissuto momenti di esasperazione, tuttavia posso dire che questo sport, considerata la mole di controlli, rimane uno tra i più puliti…”. Queste le parole dell’ex campione di ciclismo Felice Gimondi, a margine della partenza della 50° edizione del Trofeo Laigueglia.

Questa mattina Gimondi ha effettuato una pedalata assieme ad atleti paraolimpici, alla presenza del campione Fabrizio Macchi: “Una esperienza davvero positiva, loro rappresentano un esempio importante e significativo per lo sport, una lezione di vita da non dimenticare e da trasmettere ai giovani: l’impegno è quello che alla fine ti porta a vincere…”.

Proprio sul tema dei “valori” Felice Gimondi ha parlato anche di casi Armstrong e Cipollini: “E’ un discorso complesso dove bisogna coinvolgere anche le istituzioni ciclistiche. Credo, comunque, che quando una gara viene omologata e omologata, punto e basta…Poi ci possono essere pendenze successive con indagini del caso, ma non a livello sportivo, perché altrimenti i controlli che c’erano prima non valevano nulla, nonostante le risorse messe in campo dal settore ciclistico” conclude Gimondi.