Savona. Incontro tra organizzazioni sindacali di categoria e azienda di trasporto pubblico locale con al centro la definizione e la firma dell’accordo sull’utilizzo del fondo regionale per gli esodati e la firma dell’accordo per poter usufruire della detassazione e della decontribuzione come è stato negli ultimi anni.
Altro punto all’ordine del giorno era una comunicazione informativa da parte del presidente sullo stato dei lavori per quanto riguarda la nomina del nuovo direttore generale. Al riguardo è stato comunicato che entro questa settimana si terrà l’ultimo passaggio previsto, e cioè il colloquio con il consiglio di amministrazione, che determinerà la scelta tra i cinque candidati presi in considerazione per la fase finale. Nella discussione, tra l’altro, è emerso il pensiero del presidente Maurizio Maricone che indica nella privatizzazione il futuro della azienda Tpl Linea.
Al termine dell’incontro sindacati ed Rsu sindacale hanno comunicato l’intenzione di avviare le procedure di raffreddamento, come da mandato delle assemblee dei lavoratori, “visto che su troppi punti le posizioni rimangono molto distanti e visto anche il ripetersi di situazioni, non più tollerabili, come la richiesta di lavorare in giornate di sciopero su corse che l’azienda ritiene, erroneamente, siano da garantire” afferma l’Rsu sindacale.
Tra i punti della protesta sindacale: “L’azienda si mostra indisponibile a concordare regole e criteri per la formazione dei turni del personale viaggiante; non applica quanto stabilito riguardo al riconoscimento dei tempi di trasferimento; continua a non rispettare gli impegni presi riguardo al servizio di verifica titoli di viaggio (contrattualmente normato sia a livello nazionale che aziendale) non riconoscendo equamente le aspettative e i diritti del personale avente titolo; richiede prestazioni lavorative in orario di sciopero; non riconosce le professionalità e le esperienze del personale, creando disparità di trattamento tra dipendenti; continua a non riconoscere in maniera adeguata le agibilità sindacali, limitando di fatto il lavoro dei delegati; si mostra indisponibile a discutere delle gravi problematiche conseguenti alla revisione delle linee, sia urbane che litoranee, che generano ogni giorno centinaia di chilometri di trasferimenti fuori servizio con pesanti ricadute sui turni dei conducenti e una grossa perdita di utenza; l’azienda ha inoltre effettuato scelte strategiche sbagliate (ad es. la chiusura del deposito di Finale Ligure) che stanno determinando aumento dei costi; c’è un problema di organico insufficiente in officina e di addetti al lavaggio” conclude l’Rsu.