Savona. Il maestro Giuseppe “Giuse” Rebella è scomparso la notte scorsa, intorno alla mezzanotte, all’età di 87 anni nella sua abitazione di Valleggia, paese a cui era legatissimo e dove era nato il 1° maggio del 1925. Domani sera alle 20 sarà recitato il Rosario nella chiesa del Santissimo Salvatore dove mercoledì, alle 11:00, saranno invece celebrati i funerali con i canti del Coro Polifonico di Valleggia di cui Rebella fu fra i fondatori e che diresse per mezzo secolo.
Pur afflitto da tempo da gravi problemi di salute, è stato fino all’ultimo lucidissimo e attivissimo tanto da dirigere ancora un brano natalizio lo scorso dicembre e da incontrare, proprio dieci giorni fa, il vescovo Vittorio Lupi nell’ambito della visita pastorale nella parrocchia di Valleggia. “Nella tristezza del momento sono però felice per quel pomeriggio in cui ho potuto conoscerlo ancora meglio – commenta il vescovo – quando ho assistito ai concerti a Valleggia ho visto sempre l’entusiasmo con cui veniva chiamato a dirigere l’ultimo pezzo, testimonianza del grandissimo affetto di un’intera comunità. Un affetto meritato perché il maestro Rebella ha speso tutta la sua vita per la musica e per il servizio liturgico, anche a livello diocesano. Sono vicino alla famiglia e al suo coro e lo ricordo nella preghiera”.
Rebella lascia la moglie Paolina, il figlio Vincenzo, i fratelli Giacomo e Paolina, tantissimi amici e colleghi, ma soprattutto numerosissime generazioni di coristi che sono cresciuti con lui, non solo musicalmente. Il maestro “Giuse”, come era affettuosamente chiamato da tutti, è stato infatti una figura storica e fondamentale della musica sacra e della coralità nella diocesi di Savona-Noli così come in tutta la Liguria e perfino oltre i confini regionali.
Appassionato di musica fin da bambino, organista della parrocchia del Santissimo Salvatore, diplomato in direzione di coro a Torino, come accennato, il suo nome è indissolubilmente legato al Coro Polifonico di Valleggia che lo vide fra i fondatori nel 1953, assieme a don Angelo Genta e ai maestri don Renzo Tassinari e Attilio Acquarone a cui subentrò alla guida del coro nel 1956. “Fu don Tassinari a sollecitarmi – raccontava Rebella in un’intervista di qualche anno fa – io mi occupavo di AC, ma don Renzo mi disse ‘Azione cattolica puoi farla benissimo con la musica’. Così prima studiai con lo stesso Acquarone per l’esame di teoria e solfeggio, poi con Manzino fino al diploma di direzione corale a Torino”.
Rebella così diresse il Polifonico di Valleggia per ben cinquant’anni, impegnandosi innanzitutto nell’animazione della liturgia e conducendo il gruppo a numerosi successi nazionali e internazionali con un curriculum straordinario che vanta rassegne, concorsi, concerti e tournée in tutta Italia e nei principali paesi europei: dalla Francia all’Ungheria, dal Belgio all’Austria, dalla Spagna alla Slovenia, dalla Germania alla Grecia. Da ricordare anche le diverse partecipazioni alle Messe papali a Roma. E proprio per festeggiare le sue “nozze d’oro” con il Polifonico, nel marzo 2006 il maestro Giuse fu celebrato in una grande serata di musica e spettacolo dove, vincendo un po’ il suo carattere tipicamente schivo, raccontò un’intera vita spesa per la musica “Ho sempre ricevuto l’affetto e l’aiuto di molte persone e ho cercato di fare la mia parte con passione per gloria di Dio – affermava Rebella in quell’occasione – e sono contento di aver trasmesso ad altri il mio amore per la musica”. E sempre per questo cinquantesimo anniversario di direzione – un record di longevità alla guida di un coro che ha avuto pochi eguali in tutta Italia e che gli valse anche diversi articoli sui giornali! – arrivarono testimonianze di affetto e augurio provenienti da amici e colleghi di tutta l’Italia e mezza Europa, su tutti il celebre maestro Bepi De Marzi, autore del leggendario “Signore delle cime”.
Sempre nel 2006, in occasione del Convegno ligure delle corali, l’organizzatore della kermesse, il maestro Mauro Ottobrini, di fronte alla standing ovation che centinaia di spettatori e coristi tributavano a “Giuse” lo introdusse dicendo: “Se oggi esiste ancora la coralità in Liguria lo dobbiamo soprattutto a quest’uomo!”. Fu quella una delle sue ultime direzioni ufficiali, poiché Rebella, tagliato quest’importante traguardo, decise lasciare la guida del Polifonico di Valleggia al maestro Marco Siri, già condirettore dal 2003 e fra i suoi allievi prediletti. E di discepoli il maestro Rebella ne ha avuti tanti, su tutti il celebre soprano Linda Campanella che ha mosso i primi passi canori proprio nel coro valleggino. “Caro Giuse rimarrai sempre nel mio cuore – commenta la Campanella – a te che sei stato il mio primo maestro va il mio affetto e la mia riconoscenza. Mi mancherai”. “Onore e tanto affetto al maestro Giuse Rebella – aggiunge il marito Matteo Peirone, anche lui cantante lirico – ha vissuto la vita senza mai perdere l’amore per la musica che certamente lo accompagnerà ancora e ancora”.
Da ricordare inoltre l’importante impegno diocesano di Rebella che fu a lungo anche direttore dell’Istituto diocesano di musica sacra preparando decine di musicisti per l’animazione liturgica. Per numerosi decenni organizzò e diresse uno dei grandi gruppi corali e orchestrali nell’ambito della Processione del Venerdì Santo, gruppo che ancora oggi, ogni due anni, raduna decine di cantori provenienti da diversi cori coordinati dal Polifonico di Valleggia. E nel 2009 fu stato nominato membro del direttivo del neocostituito Coordinamento diocesano delle Corali, iniziativa di cui era entusiasta. In queste ore si moltiplicano gli attestati di stima, affetto e gratitudine provenienti da ogni angolo della diocesi: maestri, cantori e presidenti di altri cori che salutano “il mitico Giuse”.
E il maestro Giuse, per lunghissimi anni e fino a poco tempo fa, fu sempre impegnato nel servizio all’organo della chiesa di Valleggia, durante la Messa domenicale e nei funerali della parrocchia.
Rebella è stato anche per lunghissimi anni professore di musica alle scuole medie di primo grado insegnando a tantissime generazioni, soprattutto nell’istituto di Valleggia, fino al 1992. Anche per questo “Giuse” era conosciutissimo e amatissimo, soprattutto nel suo paese natale, ma non solo. Il talento, la preparazione, l’esperienza, il garbo e la dolcezza nel dirigere avrebbero potuto portarlo altrove, ma lui non volle mai lasciare la “sua” Valleggia con cui il rapporto era davvero speciale. Come accennato, ancora lo scorso 23 dicembre, al termine del tradizionale Concerto di Natale del Coro Polifonico di Valleggia e delle “Voci Bianche”, fu invocato dall’interminabile applauso della gremita chiesa del Santissimo Salvatore a dirigere l’ultimo brano a cori uniti, l’Adeste Fideles.
“Non ci sono parole per definire quello che era Giuse, va sottolineato il grande sacrificio che ha fatto per portare avanti il coro in così tanti anni – commenta l’attuale direttore Marco Siri – lascia davvero un vuoto enorme”. “Lo immagino già dirigere il coro più bello e armonioso di tutti, non gli saremo mai grati abbastanza – afferma il presidente del Polifonico Marco Gervino – resterà sempre con noi, come esempio straordinario a cui ispirarci, ma a tutti i coristi e a me personalmente manca già tantissimo”. Il maestro Giuseppe Rebella è scomparso proprio nell’anno in cui il Coro Polifonico di Valleggia celebra il suo sessantesimo anniversario. “Come sempre era entusiasta delle iniziative che stavamo preparando per festeggiare la ricorrenza – conclude Gervino – le dedicheremo a Giuse, con un velo di tristezza, ma con la gioia e la gratitudine per aver avuto il dono di questa grande figura come uomo, come musicista, come cristiano”.