Savona. Una segnalazione che era partita dal Lussemburgo ed aveva portato nella rete della polizia postale una serie di internauti italiani sospettati di aver scaricato materiale pedopornografico dal web. Nei guai era finito anche un savonese, C.A., nel cui pc i poliziotti avevano trovato alcuni file proibiti.
Le immagini illegali erano state reperite non all’interno di una cartella, ma dentro al “cestino” del computer. Un elemento che però non è stato sufficiente a far cadere l’accusa visto che comunque quei file non erano stati eliminati, ma erano recuperabili in qualsiasi momento. Questa mattina, per quella vicenda, l’uomo ha quindi patteggiato un anno e 1200 euro di multa.
Più informazioni