Cronaca

Quadruplicate le ore di cassa integrazione in Liguria, Sambin: “A Savona situazione difficile, indennità a rischio”

Liguria. Impennata della cassa integrazione in Liguria, ma purtroppo le risorse non sono sufficienti. Ecco perché la Regione lancia un forte grido di allarme al prossimo governo.

I dati, infatti, sono a dir poco inquietanti. In Liguria il numero dei lavoratori interessati dalla cassa integrazione è pari a 14.660 (tempo pieno). Siamo in presenza di un forte incremento di cig su base annuale, dove la preponderanza è della cassa integrazione straordinaria. Il dato peggiore è su base mensile, dove regna sovrana la cig straordinaria.

“Una situazione drammatica, con un’impennata 4 volte superiore alla media del 2012 e 600 richieste nel solo mese di gennaio”. Queste sono le prime parole dell’assessore al Lavoro, Enrico Vesco, che per oggi pomeriggio ha convocato un tavolo con tutti i firmatari dell’accordo regionale, per denunciare questo stato di cose e chiedere di sbloccare le risorse.

“Si tratta dell’ennesimo torto che il ministro Fornero fa ai lavoratori, perché è stata troncata l’emissione delle indennità – prosegue Vesco – le Regioni il 22 novembre hanno già atto il riparto e le quote sono assolutamente insufficienti. E’ assurdo che già nel 2013 i lavoratori non si vedano corrisposta l’indennità di mobilità e di cassa integrazione proprio perché manca un decreto di assegnazione”.

Nella prima ripartizione sono previsti 9 milioni e 100 mila e poi altri 9. “Sono meno della metà di quello che abbiamo speso nel 2012, quindi risorse assolutamente insufficienti – conclude Vesco – Il primo punto all’ordine del giorno del nuovo governo, dunque, dovrà essere la messa a disposizione di nuove risorse, indispensabili in un momento di crisi come questo, che permane e diventa sempre più duro. Nel 2013, inoltre, non c’è più compartecipazione delle Regioni con il fondo sociale europeo, quindi è tutto a carico del ministero ed ecco perché deve sbloccare questa vicenda e dare continuità ai pagamenti”.

Entrando nel particolare, le ore di cig autorizzate nel mese di gennaio 2013 sono: 2.492.279 di cui, su base territoriale, 1.540.000 ore circa a Genova, in stragrande maggioranza si tratta di Cig straordinaria, 777.000 ore circa a Savona di cui la maggioranza è Cig straordinaria, ma è forte anche la componente di Cig ordinaria 143.000 ore circa a La Spezia 32.000 ore circa a Imperia.

Per quanto riguarda il ramo di attività, sono 1.881.007 nell’industria ( 75% circa ), 345.191 nel commercio ( 13,85% ), 246.657 nell’edilizia ( 9,9% ), 19.424 nell’artigianato (0,78% ).

Rispetto a dicembre 2012 c’è stato un incremento del 256% così suddiviso: + 92,3% cig ordinaria , +912% cig straordinaria, -28,8% cig deroga Rispetto a Gennaio 2012 c’è stato un incremento del 149,7% così suddiviso: +238,8% cig ordinaria, + 1065,15 cig straordinaria, -77,1% cig deroga. Una situazione che, come ha detto l’assessore, è davvero drammatica.

Alla riunione, in rappresentanza della Provincia di Savona, era presente l’assessore di Palazzo Nervi Giorgio Sambin che sulla situazione del Savonese ha commentato: “Siamo messi non certamente meglio delle altre province. Abbiamo passato un 2012 drammatico e la necessità di ricorrere a strumenti di ammortizzazione sociale è stata fondamentale per poter cercare di traghettare questo periodo economico negativo. La riunione di oggi ha allarmato ulteriormente le istituzioni perché ci sono state comunicate le difficoltà nel poter continuare a garantire questi strumenti”.

“I Centri per l’impiego della Provincia – ha proseguito Sambin – hanno registrato i dati sempre in peggioramento nell’ultimo periodo, parliamo di 24 mila iscritti e quindi il trend del 2013 non si sta arrestando e non sta cambiando rispetto all’anno precedente”.

Il futuro non sembra però essere tutto nero: Toshiba, Noberasco e la Cartiera dovrebbero essere una ventata di aria nuova per la provincia e la Valbormida, ma non partono ancora. Su questo aspetto l’assessore provinciale ha precisato: “Che non parte niente non è vero, sono piccoli numeri rispetto alle esigenze che abbiamo e quindi non sono così significativi sull’impatto occupazionale. Se guardiamo però ad altre Regione che consideravamo più virtuose, tipo Lombardia e Piemonte, in realtà vediamo che hanno dati anche peggiori dei nostri. Non voglio nascondermi dietro questo però oggi anche un’azienda che occupa due persone è un risultato per il nostro territorio”.

L’ultimo commento di Sambin è ancora sul possibile arrivo di Toshiba in Valbormida: “Su Toshiba non ho novità particolari. C’è sempre questa situazione in cui un po’ si dice che arriva e un po’ no. Attendo dalla Regione informazioni più fresche”.