Cronaca

Processo firme false al via, la perizia grafologica: “337 firme ‘clonate’, ma impossibile attribuirne la copiatura”

Albenga. La consulenza grafica ha tenuto banco nel processo che oggi ha preso il via, ad Albenga, sulle firme false risalenti alle elezioni provinciali del 2009. Unico imputato presente Cosetta La Mantia. Nell’aula della sede giudiziaria di via Bologna, però, uno stuolo di undici avvocati. E’ stata inoltre ascoltata Fiamma Cogliolo, segretaria e braccio destro di Angelo Vaccarezza nell’allora campagna politica per Palazzo Nervi, che si è riservata di non rispondere. Fra gli altri a testimoniare il grafico che preparò la stampa dei moduli per la raccolta delle firme e l’ispettore di polizia giudiziaria che ha seguito il caso.

La grafologa incaricata ha riferito di aver riscontrato 337 firme che si possono ritenere “clonate”, 100 autentiche, 30 non confrontabili e 2 impossibili da analizzare. La consulente ha detto che è stato possibile attribuire la compilazione dei moduli, ma non la copiatura delle firme; ha quindi spiegato che la copia non permette di risalire all’impronta personale dell’esecutore. Affermazioni salutate con soddisfazione dalla difesa.

Il procedimento penale vede a giudizio il presidente provinciale Vaccarezza l’accusa in concorso morale in soppressione e sostituzione degli elenchi (quella relativa al concorso morale nel falso in atto pubblico era stata stralciata). Oltre a lui sono a giudizio anche Guido Lugani (coordinatore giovanile provinciale e vicepresidente di Ecoalbenga), Teresiano De Franceschi, medico e primo dei non eletti in consiglio provinciale per il Pdl, Mauro De Michelis, ex coordinatore Pdl di Andora, Roberto Schneck (assessore provinciale), Bruno Robello De Filippis (capogruppo Pdl in consiglio comunale ad Albenga e consigliere con delega a cultura e società partecipate), Gianfranco Sasso (vicepresidente del consiglio provinciale), Angelo Barbero (Pdl Albenga) e i militanti Marco Paniccia e Cosetta La Mantia, quest’ultima presente in udienza oggi.

L’avvocato Alessandro Cibien commenta per il Pdl: “Il processo è partito e siamo entrati nel vivo delle deposizioni testimoniali. Sono stati ascoltati alcuni testi indicati dal pubblico ministero e tra questi il consulente che ha redatto la perizia. Quest’ultima è stata accolta anche dai difensori e porta sostanzialmente ad una conclusione: se gli elenchi degli eventuali firmatari potrebbero essere riconducibili alle mani di alcuni indagati, lo stesso non si può dire anche per le sottoscrizioni, per le quali il perito ha potuto accertare che non sono riconducibili agli indagati. Questo mi sembra già un punto favorevole alla tesi difensiva”.

“Si tratta di processi molto lunghi, con un accertamento d’indagine molto corposo da parte della Procura – conclude – Certo è che possono prima finire prima le legislature, soprattutto se poi possono esservi ulteriori gradi di giudizio”.

Franco Vazio, avvocato di parte civile, sottolinea: “Il Pd ritiene di aver agito per accertare la verità, non contro una o l’altra persona. Si ritiene che questo fatto abbia costituito una ferita per le modalità con cui vennero raccolte queste firme, elemento fondante delle elezioni in allora. Un processo come questo fatto oggi, a distanza di tempo, perde molto del suo significato, fra l’altro in un momento in cui nemmeno si parla più della Provincia. In questo momento seguiamo il dibattimento e tireremo le fila successivamente”.

Ad alleggerirsi sembra la posizione di Bruno Robello De Filippis. Per lui l’accusa è di favoreggiamento personale perché, riconoscendo come autentica la sua firma che invece sarebbe stata falsa, avrebbe aiutato gli altri a eludere le indagini Il suo legale, Francesco Salini, osserva: “L’imputazione per il mio assistito è quella di favoreggiamento, avendo riconosciuta come sua la firma sulle famose schede. Oggi il consulente grafico ha detto che la firma di Robello De Filippis non poteva essere a prima vista considerarsi falsificata perché corrispondeva a quella autografa di Bruno Robello. Perciò confidiamo che il giudice in fase di discussione e decisioni tenga conto di questa affermazione di un tecnico qualificato”.