Regione. Due sorprese e una previsione azzeccata. In via Macaggi a Genova, nella sede del Pdl, le facce sono quelle di chi ha superato il guado e ha sbaragliato le (fosche) previsioni della vigilia. Il centrodestra dato per morto è di fatto risorto, anche se nel genovese il dato è comunque minore rispetto all’avanzata nazionale. “Personalmente non immaginavo un successo di Grillo – commenta Sandro Biasotti, già senatore Pdl ora in corsa per un altro mandato – perché un conto è riempire le piazze un altro è prendere voti”. E i voti Grillo li ha presi eccome, anche nella Genova, tradizionalmente legata al centrosinistra.
Seconda sorpresa “il grande risultato a oggi del Pdl e del centrodestra, che mai avrei immaginato a pochi punti dal Pd – continua l’ex governatore – mi gratifica sia per le scelte sia per la campagna elettorale fatta”. La previsione azzeccata invece riguarda la lista Monti. “La debacle di Monti e soprattutto di Fini e Casini che io mi immaginavo è stata certificata”. Quanto al prossimo futuro, conclude Biasotti “Se per caso vincessimo sarebbe un trionfo, altrimenti comunque al senato andremo a vedercela”.
Il clamoroso successo del M5S non lascia però indifferente il centrodestra. “Noi partiti dobbiamo porci delle domande – spiega Lilli Lauro, consigliere Pdl a Tursi – il voto dell’elettore è sacro, dubito che i grillini siano stati scelti per il programma ma al contrario per dare un segno a tutti i partiti che così non va bene”. Il Pdl ha retto l’onda d’urto, partendo dal 9% delle scorse comunali. “Siamo molto contenti, Berlusconi in moto ha fatto la differenza, i voti del centrodestra esistono, dobbiamo far capire che noi ci siamo e li vogliamo rappresentare”.