Borgio Verezzi. “Che belle le associazioni quando sono in sintonia con noi, e che cattive, quando ci contestano: allora sono veramente da definire la stampella della minoranza”. Agorà replica al sindaco Renato Dacquino che aveva definito la neonata associazione di Borgio Verezzi ‘stampella della minoranza, nonché ostile e con attacchi volti a dividere il paese’. “La realtà è ben diversa, per questo è opportuno fare uno sforzo da parte nostra per offrire tutti i possibili elementi di informazione e di verità ai cittadini” spiega l’associazione.
“Sulle 24 case sopra le grotte il sindaco si dimentica di dire che vi sono dettagliate osservazioni contrarie a tale intervento, firmate non dalla nostra associazione, stampella della minoranza, ma dal WWF, dal FAI, da Italia Nostra, da speleologi e geologi che affermano come addirittura la mappatura delle grotte sia imprecisa e non attendibile. E a questo proposito è stato emanato un duro comunicato da parte di queste Associazioni, nei confronti dell’operato della Amministrazione, comunicato, non firmato da Agorà, ma da enti riconosciuti a livello internazionale: saremo già così potenti da condizionare giudizi così severi? O forse chi, come loro e,come noi ha potuto esaminare tutta la documentazione che il sindaco afferma essere a disposizione dei cittadini, ha trovato tanti e così gravi pericoli per le grotte e l’ambiente da doverli denunciare pubblicamente? Ma noi siamo quelli ostili, che dividono il paese…” ironizza ancora l’associazione.
“Per il parco pubblico di via Trento e Trieste nulla e’ stato fatto ne’ dalle amministrazioni precedenti ne’ da questa, in carica ormai da quasi due anni. In tal caso la convenzione prevedeva la possibilità di acquisire gratis per il Comune l’area del parco, in qualunque momento. È’ vero, nulla e’ stato fatto sino ad oggi; e allora l’amministrazione invece di chiedere al privato il rispetto della convenzione ( o la monetizzazione degli oneri), decide di offrire la costruzione di una nuova casa dentro il parco, in cambio delle stesse opere che il privato avrebbe dovuto fare 7 o 8 anni fa!. In sostanza invece di richiedere il rispetto dei patti, si è dato un ulteriore premio a chi non li aveva rispettati. Naturalmente di questo vi sono i documenti che i cittadini potranno consultare in Comune, o in mancanza di questo, che potremo fornire noi”.
“La verità a volte fa male, e le associazioni, fanno molto comodo quando sono d’accordo con noi, ma dividono il paese, quando la pensano diversamente. Noi non vogliamo fare nessuna guerra al Comune, e non disconosciamo quanto di buono e’ stato fatto da questa amministrazione, ma non siamo disponibili a essere accusati di faziosità o falsità o di interessi di alcun genere, perché non ne abbiamo, e quello che facciamo lo facciamo a scapito del nostro tempo, solo ed esclusivamente per una causa in cui crediamo e che è quella di salvaguardare questo piccolo e bel territorio. Ogni elemento che consenta chiarezza, verità e correttezza, ci vedrà sempre in prima linea , e saremo sempre disponibili al confronto con l’amministrazione, sempre che questa dimostri verso di noi il rispetto che chiede per se stessa” conclude l’associazione Agorà.