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La Quaresima è anche rivoluzione telematica: comunicazioni via email tra Diocesi di Savona e parrocchie

Vescovo Lupi

Savona. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano… per condividere”. La prima grande novità di questa proposta diocesana per la Quaresima, che inizia domani col Mercoledì delle Ceneri, è che per la prima volta non sarà inviato alle parrocchie nulla di cartaceo: niente manifesti, niente opuscoli, ma un più agile materiale informativo via email cui seguirà ogni settimana una newsletter. Una piccola rivoluzione telematica, perfettamente in sintonia con il tema della lotta allo spreco che contraddistingue proprio la proposta quaresimale.

Attenzione al cibo quindi, ma anche alla carta di cui non va fatto abuso soltanto perché può essere, almeno parzialmente, riciclata. Il cambio di stile è però ovviamente dettato anche da altri principi: maggiore coinvolgimento, relazioni più veloci ed efficaci nonché lasciare un certo margine di manovra alle parrocchie che potranno così adattare meglio la proposta alla propria realtà.

“Vogliamo tentare una semplificazione nella comunicazione dei contenuti e delle proposte, aspirando a coinvolgere molte più persone, perché la newsletter quaresimale è inviata non solo ai sacerdoti, ma a tutti coloro che sono parte della nostra rete informatica ecclesiale” spiegano gli Uffici pastorali diocesani che hanno concepito l’iniziativa nel lavoro di gruppo del venerdì mattina coordinato dal vicario generale don Antonio Ferri con la supervisione del vescovo Vittorio Lupi.

Come è noto le linee pastorali di questo triennio sono frutto di un cammino partito dal Convegno diocesano del 2009. Su questa base il Consiglio pastorale diocesano ha individuato tre priorità: Eucaristia, famiglia e corresponsabilità e su questi temi si sta cadenzando il percorso ecclesiale, come parrocchie, vicarie e uffici diocesani. Dopo il primo anno trascorso col verbo guida “convenire”, in questo secondo anno si sta declinando il “condividere” e di condivisione nei tre ambiti scelti si vuole parlare in questa Quaresima 2013. Ulteriore sottolineatura viene apportata dall’esperienza della nostra Caritas Diocesana che sta celebrando i suoi primi 40 anni di vita in cui ha cercato di essere il segno di una chiesa attenta ai più deboli, con l’aspirazione di crescere insieme nella capacità di vivere la carità. “Condividi! È l’imperativo che ci diamo reciprocamente, partendo da un bisogno primario, quello del cibo – spiegano ancora i promotori dell’iniziativa – ma parlare di cibo, significa parlare di relazione, di non autosufficienza, di ospitalità, di lotta allo spreco, di dono, di morte e di risurrezione!”.