Politica

Ghione (Udc) aderisce alla campagna “Uno di noi” del Movimento per la Vita

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Cairo M. L’assessore cairese Fabrizio Ghione, nonché candidato alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni politiche nella Lista UDC, nella conferenza stampa di questa mattina ha dichiarato la propria adesione alla campagna “Uno di noi”, promossa a livello europeo dalle principali associazioni pro-life, fra cui anche il Movimento per la Vita italiano.

Con questa iniziativa, che ora sbarca pure a Cairo e in Valbormida, i promotori intendono richiedere alla Commissione Europea di riconoscere il diritto alla vita del bambino concepito e non ancora nato, come affermato anche da una recente sentenza della Corte europea di Giustizia che definisce l’embrione umano come “l’inizio dello sviluppo dell’essere umano”.

“Si tratta di una scelta che, se attuata, può avere positive ricadute sulla ricerca scientifica, la sanità e la cooperazione allo sviluppo; allo stesso tempo, con la Commissione è invitata ad introdurre un divieto al finanziamento di attività che implicano la distruzione di embrioni umani” dice Ghione.

Ogni cittadino maggiorenne può aderire mediante due modalità: firma on line sul sito www.oneofus.eu; firma su carta, mediante modulo scaricabile on line oppure presso il gazebo che nei prossimi giorni si troverà nelle piazze Valbormidesi.

“L’articolo 11 del Trattato di Lisbona – afferma Ghione – ha introdotto un nuovo strumento di democrazia partecipativa: almeno un milione di cittadini di sette stati membri possono chiedere un atto giuridico di cui le istituzioni europee devono tener conto. Anche se non sono obbligate ad eseguire automaticamente la richiesta devono organizzare un serio pubblico dibattito in dialogo con gli organizzatori dell’iniziativa. Spero che non un milione soltanto, ma molti milioni di cittadini facciano sentire la voce di chi non ha voce per rendere vere le parole scritte nella Carta dei diritti fondamentali. E l’Europa non potrà non ascoltare”.

“La domanda rivolta alle istituzioni europee non coinvolge direttamente la politica italiana, ma – conclude Ghione – certamente, l’adesione all’iniziativa di un candidato dimostra una sensibilità ai “valori cd non negoziabili” fornendo un criterio di giudizio sicuramente non secondario per l’espressione del voto alle prossime elezioni”.