Albenga. Prende il via domani mattina in tribunale di Albenga il processo per la vicenda delle firme false delle elezioni provinciali del 2009. Tra le persone rinviate a giudizio c’è anche il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, che deve rispondere dell’accusa in concorso morale in soppressione e sostituzione degli elenchi (quella relativa al concorso morale nel falso in atto pubblico era stata stralciata).
Oltre a lui sono a giudizio anche Guido Lugani (coordinatore giovanile provinciale e vicepresidente di Ecoalbenga), Teresiano De Franceschi, medico e primo dei non eletti in consiglio provinciale per il Pdl nel collegio Albenga 1, Mauro De Michelis, ex coordinatore pdl di Andora, Roberto Schneck (neo assessore provinciale ed ex vicesindaco di Albenga), Bruno Robello De Filippis (capogruppo Pdl in Consiglio comunale ad Albenga e consigliere con delega a Cultura e società partecipate), Gianfranco Sasso (vicepresidente del Consiglio provinciale), Angelo Barbero (Pdl Albenga) e i militanti Marco Paniccia e Cosetta La Mantia.
Nello specifico a Gianfranco Sasso, Cosetta La Mantia, Marco Paniccia, Guido Lugani e Roberto Schneck, più Angelo Barbero quale concorrente morale, viene contestato di aver soppresso le dichiarazioni originali e di averle sostituite con altre sia parzialmente che integralmente false. Per Sasso, La Mantia, Paniccia, Lugani, Schneck, Barbero, Teresiano Defranceschi e Mauro Demichelis resta il reato di falso in atto pubblico non più contestato a Vaccarezza (i primi cinque avrebbero consegnato gli elenchi oggetto di falsificazione a Barbero perché li autenticasse, Defranceschi e Demichelis a loro volta consegnarono gli elenchi di firme autentiche, ma Barbero secondo l’accusa dichiarò il falso nelle sue attestazioni circa la sua presenza, la data e il luogo delle autentiche). Infine Bruno Robello De Filippis è accusato del solo favoreggiamento personale perché, riconoscendo come autentica la sua firma che invece sarebbe stata falsa, avrebbe aiutato gli altri a eludere le indagini.
Domani mattina in aula sarà presente il pubblico ministero Chiara Maria Paolucci che aveva coordinato l’indagine e, salvo soprese, il procedimento stavolta dovrebbe iniziare ad entrare nel vivo.