Savona. Per la Cna i dati del 2012 sono allarmanti. Le imprese liguri sono passate dal 47% dei lavori pubblici del 2011 al 39% del 2012. Gli appalti crollano, nel 2012 si parla di -22%, in particolare quelli dei Comuni, che segnano un -45%, diventando così la principale causa della contrazione generale (dati Osservatorio Cresme Europa servizi), una prova ulteriore di come la spending rewiew stia uccidendo l’economia.
I Comuni infatti rappresentano il mercato principale delle forniture pubbliche e il patto di stabilità sta mettendo in ginocchio questo mercato con ripercussioni insostenibili sull’occupazione. Il fatto più grave riguarda la scomparsa del 40% dei piccoli lavori, una fascia di lavori in cui le piccole imprese del territorio sarebbero maggiormente competitive. Quasi il 17% del Pil ligure dipende da questi lavori, così come tanta occupazione e voglia di lavorare delle microimprese, che rappresentano il 97% del tessuto ligure e occupano quasi il 70% della forza lavoro.
“Oggi, con la firma del protocollo di intesa tra Regione Liguria e le Associazioni di categoria – ha dichiarato Marco Merli, presidente Cna Liguria – inizia un percorso per rendere gli appalti pubblici fonte di lavoro e di occupazione per tutte le imprese. Da oggi grazie a questo accordo avremo un tavolo permanente dove confrontarci. È un passo importantissimo per comprendere i dati di questo ultimo anno e proporre analisi e modifiche al sistema degli appalti.
CNA Liguria ha precorso i tempi, ha per prima proposto questo tipo di accordo ed ha da tempo un servizio di consulenza per gli appalti con una prima consulenza gratuita per le imprese. Il servizio prevede la formazione, l’iscrizione agli albi dei fornitori, la ricerca degli appalti e la possibilità di accompagnare l’impresa sino alla presentazione dell’offerta; c’è anche la possibilità di seguire eventuali contestazioni, e Cna ha deciso di realizzare gratuitamente il servizio di denuncia di anomalie su gare pubbliche.
Gli obiettivi del protocollo che si sigla oggi sono ambiziosi e necessari in questo mondo degli appalti, ancora oscuro e riservato a pochi, oggetto spesso di indagini sia per le infiltrazioni della malavita organizzata sia per la dilagante corruzione. Venire a conoscenza oggi dell’esistenza di un appalto e partecipare è un costo alto, proibitivo per le piccole imprese. È necessario infatti dedicare ingenti risorse anche solo per sapere che un appalto esiste. È quindi molto importante aver inserito nell’accordo l’obiettivo per la Regione Liguria di impegnarsi a realizzare – sul proprio portale denominato “Appalti Liguria” – un accesso riservato agli operatori economici attraverso il quale interrogare la banca dati degli appalti indetti sul territorio regionale. Ad oggi è solo possibile eseguire una ricerca per la consultazione degli appalti pubblicati, visualizzandone l’intero ciclo di vita oppure leggere gli avvisi di pre-informazione per servizi e forniture, indagini di mercato, avvisi di manifestazioni di interesse.
“Da oggi possiamo, tutti insieme – conclude Marco Merli – migliorare il sistema e creare le condizioni di partecipazione delle imprese liguri al mercato delle forniture pubbliche. CNA sta lavorando anche alle aggregazioni di impresa sia tramite consorzi sia tramite associazioni temporanee tra imprese, facilitando la ricerca di partner per partecipare alle gare. Ognuno, lo sappiamo, deve fare la sua parte e le imprese devono ragionare sempre di più in termini di rete e di innovazione”.
“Grazie all’intesa firmata questa mattina, le imprese artigiane potranno avere un accesso più immediato alle informazioni che riguardano i contratti e quindi i bandi di gara con le pubbliche amministrazioni della Liguria”. Questo il commento di Paolo Figoli, presidente regionale di Confartigianato Costruzioni Liguria, a margine della firma al protocollo d’intesa sottoscritto in Regione Liguria in merito alla pubblicazione online di tutte le informazioni utili alle imprese che partecipino a bandi pubblicati da Regione, Asl, Province, Comuni e società partecipate.
“Questa iniziativa – dice Figoli – potrà essere utile anche alla promozione della Stazione unica appaltante, come strumento di trasparenza e di semplificazione al servizio delle imprese e delle stesse amministrazioni locali.
Snellire la burocrazia e mettere in rete il maggior numero di informazioni possibile consente di incentivare le “buone pratiche” nei rapporti tra aziende e Pa, garantendo una concorrenza sana tra le imprese e rendendo i grandi appalti alla portata delle realtà di piccole e piccolissime dimensioni, anche incentivandone l’aggregazione”.
Sul sito regionale “Appalti Liguria” le imprese avranno accesso diretto e veloce, attraverso un semplice click di mouse, a tutti i dati disponibili degli appalti indetti sul territorio regionale. “Inoltre – conclude Figoli – è previsto l’inserimento di un link per il collegamento anche al sito della nostra associazione che consentirà di fornire ulteriori aggiornamenti alle imprese sul tema dei contratti pubblici”.
Secondo gli ultimi dati Infocamere-Movimprese, nel 2012 in Liguria si contano 23.111 imprese artigiane attive nel settore delle costruzioni. Nel corso dell’anno hanno aperto 2.154 nuove realtà, mentre quelle cessate ammontano a 2.142, registrando una leggera crescita del settore dello 0,04%. La maggioranza delle imprese (oltre 11 mila) sono attive in provincia di Genova, dove la crescita del comparto (l’unica in Liguria) è stata del 2,14% (1.057 nuove imprese contro 820 cessazioni). Negativo invece l’andamento a Imperia (-0,87%), che registra circa 4.476 imprese di costruzione sul territorio, mentre fa peggio Savona (oltre 5 mila imprese), che registra una decrescita del settore del 2,2%. Alla Spezia il calo del comparto, che raccoglie oltre 2.500 realtà, è stato del 2,9%.