Loano. Non riesce il colpaccio al Pool 2000 nell’ostica trasferta di Torino. I bianconeri rimangono in gara sino a tre minuti dal termine quando devono alzare bandiera bianca rispetto alla maggiore fisicità e solidità dei locali.
Partenza a spron battuto per le due squadre. Il temuto nazionale ’95 Baldasso parte forte e sigla i primi cinque punti dei suoi. Loano non ci sta e con Giulini replica ai piemontesi. Gli ospiti seguono bene le indicazioni tattiche difensive ed imbavagliano i locali. In attacco Manuelli comicia a bersagliare con continuità la retina, una tripla di Villa ed una sua penetrazione fissano il punteggio alla fine del primo parziale sul 14-21 a favore dei liguri.
Al rientro in campo i primi scricchiolii bianconeri: Pichi non regge l’urto dei lunghi locali e dopo solo 2 minuti di gioco si accomoda sul pino mentre i piemontesi sfruttano l’occasione per piazzare un 6 a 0 che li rimette in corsa. Dopo un’obbligata sospensione i loanesi riprendono il filo, Nicoletti e Ciccione si sbattono con grande grinta per sopperire alla mancanza di centimetri in difesa ed a rimbalzo mentre in attacco Manuelli resta un rebus per la difesa gialloblù. Si va negli spogliatoi con un confortante 29-34.
Al rientro la svolta della gara: in poco meno di 2 minuti i piemontesi piazzano un parziale di 10-2 che estingue il vantaggio ligure e li mette in testa alla corsa. I padroni di casa seguono l’ordine di scuderia e martellano costantemente nella posizione di post basso; L. Antonietti si mangia Ferrari e sigla 4 punti, Giulini perde malamente due palloni e regala quattro punti ai locali. Sordella chiude una delle recuperate con una schiacchiata e gasa ulteriormente i suoi.
I bianconeri, dopo la seconda obbligata sospensione, reagiscono. In attacco si appoggiano alle iniziative di Manuelli e Cacace e lentamente tornano in gioco. Un canestro dalla media di un positivo Ciccione segna il 48-45 a 3′ dalla fine del quarto prima che i loanesi subiscano un nuovo break di 10-4 frutto dei tanti tiri liberi concessi e siglati dai locali.
L’ultimo quarto si inizia con gli ospiti sotto di 11. Lo staff tecnico loanese prova a mischiare nuovamente le carte allungando la difesa press ed alternando zona ad uomo. I torinesi patiscono il nuovo cambio di ritmo bianconero e subiscono un 0-6 di parziale chiuso da Cacace. La partita torna così sui binari dell’equilibrio; una tripla di Cacace in transizione replica al canestro su rimbalzo offensivo di De Angelis.
Gli ospiti lottano con orgoglio, subiscono ad attacco schierato il gioco fisico concesso dall’arbitraggio (soli 4 falli fischiati in totale ai locali nei due quarti del secondo tempo) e peccano di lucidità nelle situazioni in campo aperto perdendo l’occasione di ridurre il gap. A 3′ dalla fine Manuelli spinge i suoi ancora al -6, ma è l’ultimo sussulto degli ospiti perché, dopo l’errore in campo aperto di Cerutti da tre, prima L. Antonietti segna a rimbalzo offensivo poi completa il suo lavoro di mvp subendo fallo antisportivo da Nicoletti. La PMS fa 4 a 0 di parziale per il 73-61 e può brindare ad un successo che la tiene in corsa per i primi tre posti validi per l’accesso diretto alle finali nazionali.
Per il Pool 2000 la serenità di aver fatto bene su un campo ostico e contro un’avversaria dalla fisicità debordante ma anche la rabbia per non aver concretizzato al meglio alcune situazioni favorevoli verificatosi nel corso della gara. Nel prossimo turno ritorno del derby ligure al Palagarassini di Loano contro il CAP Genova. L’appuntamento per gli appassionati è per martedi 12 febbraio alle ore 20.
Il tabellino:
Etica Pallacanestro PMS Torino – Azimut Pool 2000 Loano 75-64
(Parziali: 14-21, 29-34, 60-49)
Etica Pallacanestro PMS Torino: Sordella 6, Fiore 10, Ottone ne, Fratucello ne, Baldasso 10, Trovato ne, F. Antonietti 10, Mascolo 11, Fassio ne, Giacomelli 4, L. Antonietti 15, De Angelis 9. All. Comazzi.
Azimut Pool 2000 Loano: Villa 7, Torrini, Cerutti 2, Giulini 5, Ciccione 2, Manuelli 29, Zavaglio 2, Ferrari, Cacace 12, Nicoletti 6, Pichi. All. Costagliola, ass. Prati.
Arbitri: Suriano e De Bernardi.