Albenga. Il gruppo degli “Amici di Beppe di Grillo” di Albenga, interviene in merito alla situazione tornata in questi giorni, sulle prime pagine delle cronache locali, ovvero la casa di riposo Domenico Trincheri. “Le dichiarazioni dei nuovi e degli ex-amministratori del Trincheri, la storica casa di riposo ingauna, fanno profondamente indignare, si battono sempre e solo per difendere i loro interessi, a discapito, come al solito, delle fasce più deboli” esordiscono i militanti del gruppo.
“Come tutti ricorderete, la lega in primis, ancor prima che l’IMU venisse approvata, ha urlato improperi di ogni genere contro questa imposta, minacciando addirittura azioni “di forza”, per ribellarsi ad una tassa ritenuta così scellerata; anche il nostro sindaco, al tempo, salì sul carro, o per meglio dire, sul “carroccio” dei “riottosi”, pronti alla pugna come in un poema cavalleresco, per contrastare siffatta ingiustizia, urlando a squarciagola e nel chiasso generale, che mai avrebbero permesso tale affronto. Nonostante i proclami carichi d’ardire, le acque si chetarono, ma la nostra prode prima cittadina, tornando nella città delle torri, ci fece sperare che comunque, conservando almeno un po’ del verde ardore del prode Alberto da Giussano, avrebbe fatto si, che i suoi beneamati concittadini, dormissero sonni tranquilli” proseguono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.
“La storia, ha smentito anche questa vana speranza, e i buoni albenganesi, sono stati svegliati di soprassalto, dalla notizia che non solo avrebbero pagato l’IMU come tutti gli altri, ma addirittura di più; visti gli “eroici” precedenti, forse ci si aspettava un trattamento differente, forse un po’ più di coerenza. Forse”. La denuncia prosegue con l’analisi dei dati ufficiali: “Se analizziamo la tabella con indicate le aliquote dell’IMU, per la provincia di Savona e ci mettiamo a dare un’occhiata alla situazione Albenganese, ci rendiamo conto che tutti i proclami anti-IMU dell’attuale sindaco, non solo sono stati disattesi, ma addirittura stravolti. Se confrontiamo i valori percentuali di Albenga, vediamo che sono quasi tutti più alti di quelli degli altri comuni e tra questi, quello che fa sicuramente più indignare, è quello relativo all’imposta attribuita ad anziani e disabili in ricovero, che per Albenga è pari all’ 1,06%, la percentuale più alta in assoluto di tutta la provincia di Savona, la quale si attesta mediamente, su una aliquota dello 0,46%, ovvero: gli anziani di Albenga in una casa di riposo, pagano per la loro abitazione, addirittura il 130% in più, di quello che mediamente pagano nel resto della provincia! Per rendere ancora più lampante l’assurdità di questo dato, è necessario chiarire, che quando una persona anziana o disabile, viene ricoverata per un periodo che si presume lungo, l’istituto pretende che questa persona, prenda la propria residenza al domicilio dell’istituto. Se la persona ricoverata era residente in un immobile di sua proprietà, questo trasferimento di residenza, ha come effetto immediato, che la casa posseduta dall’anziano o dal disabile venga considerata come seconda casa e come tale tassata.”
“E’ ovvia ed evidente la grande ingiustizia sociale di una simile situazione – proseguono gli appartenenti al gruppo – tutti i comuni della provincia infatti, hanno introdotto aliquote agevolate, che tengano conto di questo particolare caso. Albenga no. Anzi, ha provveduto a fissare un’ aliquota massima tre volte superiore a quella della vicina Alassio : chi paga lì 300€ di IMU, ad Albenga, per la stessa identica casa, ne pagherebbe ben 900€”. La relazione degli “Amici di Beppe Grillo”, prosegue tornando alla cronaca di questi giorni, ovvero la nomina dei nuovi amministratori dell’Istituto Trincheri e le polemiche relative agli emolumenti degli stessi: “la cosa umanamente sconcertante, è che comunque, gli amministratori del nostro comune, ben dovrebbero conoscere la situazione degli anziani e disabili ricoverati alla casa di cura Domenico Trincheri, in quanto, il Comune stesso, è presente per lascito testamentario nel Consiglio di Amministrazione dell’ente e nonostante questo, è ben lungi dall’interessarsi, dei veri bisogni dei ricoverati e si limita ad una poco edificante farsa, su chi debba fare il presidente o il vice presidente, chi debba entrare e chi debba uscire, non nell’interesse dei ricoverati, ma per squallidi equilibri di potere e prebende”.
“Il Trincheri non è visto come luogo abitato da persone, in una fase umanamente difficile della loro esistenza, ma come un poltronificio, da usare per premiare o punire, a seconda delle alterne fortune della vita politica ingauna. In questa situazione davvero grottesca, ecco irrompere anche le affermazioni del sindaco Guarnieri ‘Tanto per iniziare c’è il problema degli alloggi costruiti quando l’economia era in espansione, che hanno ricevuto il certificato di agibilità ma sono rimasti invenduti e quindi nella mani dei proprietari [n.d.r. Costruttori], che per queste abitazioni devono pagare l’aliquota sulla seconda casa pari al 10,6 per mille [1,06%]. E’ un cifra spaventosa, se si pensa che questi imprenditori, devono già fare i conti col crollo delle vendite e stiamo pensando ad una detassazione del trenta per cento per attenuare quest’onere'”.
“Finalmente – concludono gli “Amici di Beppe Grillo” ingauni – lo sospettavamo da tempo e questa ne è la prova: ora è evidente cosa agita i pensieri del nostro caro primo cittadino e della sua giunta: salvaguardare le rendite degli speculatori che, poverini loro, si trovano con gli appartamenti invenduti e l’IMU da pagare. I casi umani degli anziani e dei disabili ricoverati al Trincheri, che sono sottoposti alla stessa identica aliquota, neanche li sfiorano! Per non parlare di chi dovrebbe poi occuparsi delle politiche sociali, ci domandiamo cos’abbia fatto a riguardo, o almeno questo se lo domandano gli aziani che avrebbe dovuto tutelare. Ma del resto, che c’è da apettarsi da un primo cittadino, che prima si mostra “padanamente” contrario all’IMU e poi adotta per il nostro comune, le aliquote IMU più alte di tutta la provincia? Vista la “psicologia inversa” che è stata adottata, è un bene che in passato, il nostro caro sindaco, non abbia attaccato con la stessa apparente veemenza, anche gli imprenditori edili: se così fosse stato, oggi probabilmente avremmo palazzi che arrivano fino all’isola Gallinara ‘Coerenza vo cercando, ch’è sì cara,come sa chi per lei vita rifiuta’”.



