Regione. “La legge regionale n.38 del 1990 disciplina la materia del funzionamento e dell’assegnazione di personale ai gruppi consiliari e, in particolare, nel testo vigente fino al 31 dicembre 2012, all’articolo 4, comma3, precisa come possono essere destinati e quindi spesi i contributi previsti dalla legge stessa e declinati con precisione, come segue, nei modelli approvati dalla Commissione competente e in uso ai Gruppi per la presentazione dei rendiconti: spese per l’acquisto di libri e/o riviste; spese per acquisto, noleggio e manutenzione di attrezzature non coperte dal consiglio regionale; spese per convegni, seminari, riunioni e altre iniziative collegate allo svolgimento dei lavori; spese di trasporto; spese per ricerche e indagini conoscitive; spese per pubblicazioni del gruppo, acquisizione di spazi radiofonici e televisivi, conferenze stampa; rimborsi spese ai consiglieri regionali e spese per riunioni, convegni e seminari; ristorazione; eventuali oneri per il personale assunto direttamente dai gruppi ai sensi dell’articolo 7 della legge 38 del 1990; spese per consulenze; spese postali, telefoniche e di cancelleria non coperte dalla dotazione di servizi disposta dall’ufficio di presidenza; spese per le indennità di missione/rimborsi forfettari spettanti ai dipendenti/collaboratori assegnati ai gruppi consiliari; spese di rappresentanza”. La precisazione arriva dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Liguria dopo l’accesa discussione di oggi sulle cosiddette “spese pazze” dei gruppi regionali con una inchiesta aperta dalla Procura che vede coinvolti, in particolare, esponenti o ex esponenti dell’Idv.
“Appaiono del tutto coerenti con la norma vigente gran parte delle spese rese pubbliche dai media. Il compito della Commissione rendiconti, che non ha ancora approvato la documentazione del 2011 e non ha ancora ricevuto quella del 2012, consiste nel riconoscere tale coerenza”.
“Avendo la Magistratura acquisito i rendiconti dei Gruppi degli anni 2010 e 2011, di cui i media hanno dato ampio e particolareggiato risalto, e avendo la stessa Magistratura acquisito pochi giorni fa anche le bozze dei rendiconti 2012, restiamo in rispettosa attesa del prosieguo delle indagini”.
“L’Ufficio di presidenza riceverà i rendiconti 2012 nei prossimi giorni e ha richiesto ai Capigruppo copia dei rendiconti 2011 per completare le verifiche e le approvazioni di legge. Quanto sopra, ovviamente, non legittima eventuali acquisti impropri di natura personale che stigmatizziamo” conclude la nota.