Loano. Un bellissimo sparviere, vittima di un impatto contro un cavo elettrico aereo, è stato soccorso dai volontari della Protezione animali savonese a Verzi, nell’entroterra di Loano.
Il volatile, molto combattivo malgrado l’incidente, è stato operato da un veterinario specializzato in fauna selvatica, che gli ha applicato un chiodo per ridurre la grave frattura all’ulna ed al radio dell’ala destra che aveva subito. E’ ora sottoposto a cure intensive presso la sede dell’Enpa savonese e tra un mese gli verrà rimosso il ferro, dopodiché comincerà la lunga fase della riabilitazione. Al termine del trattamento i volontari sperano di poterlo liberare nella zona di provenienza.
“Si tratta di cure lunghe e costose, che l’anno scorso l’ENPA ha prestato a ben 1.877 soggetti di fauna selvatica ferita o in difficoltà, tra cui un centinaio di rapaci e sei sparvieri – si legge in una nota della Protezione Animali – Il soccorso della fauna selvatica è un compito specifico delle Province; non possedendo il personale idoneo, a Savona è affidato alla Protezione Animali, ente di volontariato e senza scopo di lucro ma anche senza contributi statali, che per l’anno scorso è riuscito ad ottenere soltanto negli ultimi giorni di dicembre un contributo dalla Provincia (non ancora versato), che copre però, utilizzando anche fondi della Regione, solo la metà delle spese vive sostenute. E per il 2013 non si sa; ma intanto, se ha voluto soccorrere e curare anche lo sparviere di Verzi, ha dovuto pensarci di tasca propria”.