Savona. Un progetto per spostare i colombi dal centro cittadino alla periferia in zone dove la loro presenza e sosta dia meno fastidio, senza vietare di dare loro cibo. E’ quanto sta accadendo a Carcare dove il sindaco, dopo aver vietato di distribuire cibo e minacciato multe severe, è stato convinto dalla Protezione Animali a ritirare l’ordinanza e mettere in pratica il progetto che l’associazione aveva gratuitamente preparato.
“In questo modo in una moderna società si risolvono i problemi: con la collaborazione ed i tentativi” commentano i volontari Enpa, riferendosi al caso di Elvezia, l’87enne savonese che sfamava centinaia di piccioni dal suo terrazzo di via Martinengo e che ieri è stata trasferita in un hotel di Varazze per il tempo necessario alla bonifica del suo appartamento, in condizioni igenico sanitarie davvero precarie.
“A Savona si respingono sdegnosamente le proposte e la collaborazione del volontariato, salvo poi sfruttarlo vergognosamente quando svolge attività di competenza del comune – è il commento dell’Enpa – ed è così che per 10 anni una vecchietta è stata perseguita, ed oggi sfrattata, perché alimentava i colombi dal balcone di casa, mentre i suoi vicini subivano gravi danni da tale comportamento e dalla testardaggine delle istituzioni”.
“E così il progetto di consentire ad Elvezia di dare cibo ai colombi nel torrente lontano da case e con meno criticità (propedeutico ad allontanarli dalla città), presentato da ultimo alcuni mesi fa all’assessore Apicella, è finito per l‘ennesima volta in un cassetto, un’anziana è stata deportata da casa ed i volontari dell’ENPA, accorsi per confortarla durante il blitz – e che da tempo la seguivano, senza mai collaborare nel reperimento del cibo, cercando invece di convincerla a portarlo nel torrente – sono stati tenuti lontano da un esercito di vigili, poliziotti, medici e paramedici. Complimenti” concludono indignati i volontari Enpa.