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Savona Calcio, mister Corda: “Una vittoria che vale triplo”

Ninni Corda

Savona. “Ce l’abbiamo noi, ce l’abbiamo noi, Ninni Corda ce l’abbiamo noi”. Tanti tifosi hanno aspettato il mister all’uscita della conferenza stampa e lo hanno accolto con un’ovazione. Savona-Renate è una partita che ha lasciato il segno.

“Quando Miale ha raccolto la palla in fondo alla rete dopo aver segnato il gol del 1-2 e l’ha portata velocemente a centro campo ho capito che la squadra aveva voglia di salvarsi in fretta – esordisce Corda -. Così è stato. Abbiamo vinto, ribaltando incredibilmente il risultato nel finale. Abbiamo conquistato i fatidici quaranta punti e ora continuiamo ad andare avanti alla giornata, cercando di migliorarci giorno dopo giorno”.

E’ stata comunque una vittoria di altissimo peso specifico…“Una vittoria che vale triplo. Ci siamo trovati in svantaggio di due reti dopo aver avuto più di dieci palle gol. Così è il calcio. Perdere sarebbe stata una beffa, invece è stata una beffa per i gufi, per quelli che non aspettavano altro che una nostra sconfitta. Per noi è stato invece un momento esaltante, l’ennesima conferma che non bisogna mollare mai, perché fino all’ultimo nel calcio tutto può succedere”.

Cambi determinanti? “Chi è entrato ha fatto sicuramente bene. Abbiamo vinto e quando si vince i cambi sono mosse geniali. Se avessimo perso magari qualche solone diceva che le sostituzioni erano sbagliate. La verità è che chi è in campo deve dare il massimo, dal primo all’ultimo secondo di partita, sia che giochi dall’inizio, sia che entri a partita in corso”.

Il “man of the match” è stato Claudio Miale, autore di una doppietta. Niente male per un difensore, anche se Miale non è nuovo a prodezze del genere. Era già riuscito nell’impresa in Gualdo-Carrarese 2-1. “Vero. E’ la seconda doppietta in carriera. Con questo sono 22 gol segnati in partite ufficiali. Ma più che la doppietta è importante la vittoria della squadra. Ci siamo trovati sotto di due gol, nonostante un numero altissimo di palle gol create. Il calcio è fatto di episodi e ci stava girando tutto male. Invece abbiamo lottato fino all’ultimo e siamo stati premiati”.

Ha raccolto palla dopo il gol dell’ 1-2 portandola velocemente a centrocampo. Credevate nella rimonta? “Veramente ho anche strappato palla a Virdis dopo il gol del 2-2, sempre per riportarla a centrocampo. Ci credevamo, inutile nasconderlo. E dopo il gol del 3-2 sono corso verso la mia compagna Fabiana che era in tribuna assieme a mia figlia Rebecca di quattro mesi. A loro voglio dedicare i gol. Anzi, sono sincero: se non fossi stati ammonito, avrei voluto saltare il cancello ed andare ad abbracciarli in tribuna”.

Due gol quasi in fotocopia. Frutto degli schemi in allenamento? “Certo, sono situazioni che proviamo. Il mister mi ha detto di stare in avanti. Perdere due o tre a zero non fa differenza, dovevamo provare a rimontare e siamo stati premiati. Io sono contento anche perché mi sento bene. Senza essere presuntuoso, penso di essere al top della mia carriera”.

Adesso la salvezza è raggiunta. Cambiano gli obiettivi? “La quota salvezza è lo spirito da battaglia che dobbiamo avere, dal primo all’ultimo minuto. Solo con quello si possono vincere le partite”.