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Profughi ad Albisola, Viola (La Destra): “Il sindaco li ospiti a casa sua”

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Albisola Superiore. “Il Comune di Albisola Superiore darà una specie di buonuscita ai 21 profughi pari a 1300 euro a testa. Alla faccia di tutti gli albisolesi in difficoltà economica che si sono visti rifiutare aiuti da parte dell’assessorato ai servizi sociali”. E’ il commento del segretario provinciale de La Destra, Alberto Viola.

“Infatti – osserva – nel maggio del 2011 il sindaco Orsi chiese a gran voce di poter ospitare addirittura 70 profughi, non certo con propria pecunia ma con quella dei cittadini martoriati da tasse con cui, peraltro, si pagano anche gli stipendi degli stessi politici di turno. Nessuno dei consiglieri comunali albisolesi si oppose, tranne Diego Gambaretto che propose al sindaco di ospitarne almeno uno a casa sua, offerta ovviamente rifiutata, e Mauro Rizzotto, anch’egli di centrodestra e poi fuoriuscito”.

“A quanto ci risulta – specifica Viola – i 21 profughi sono costati ben oltre mezzo milione di euro, 42 euro al giorno ovverosia circa 1260 euro al mese per ciascuno di loro, alla faccia della crisi, impegnando inoltre parecchie forze umane del Comune. Costoro sono stai ospitati al Santuario della Pace, anche se di per se la parola ospitare è forviante, poiché la Curia è stata pagata dai cittadini italiani per far albergare i profughi che, adesso, assaggiando i frutti dell’albero della cuccagna hanno naturalmente deciso di rimanere in Italia. Ovviamente è stato pagato a lorsignori il biglietto del treno per agevolarne più comodamente lo spostamento”.

“Ci domandiamo – continua – con quale faccia il Comune albisolese continuerà a dire ai tanti cittadini in chiare difficoltà economiche che la loro istituzione non può aiutarli perché è senza soldi. Purtroppo, e come se non bastasse, situazioni simili si verificano in tutto il territorio provinciale. La Destra è, malgrado ogni suo tentativo di coinvolgere pubblicamente anche altre forze politiche, l’unico partito che denuncia ormai da anni il mantenimento del campo rom della Fontanassa a Savona. Nella sola città capoluogo infatti ci sono ben 600 richieste di edilizia popolare. L’Arte disporrebbe di 1300 case che però non può destinare dato che mancano i soldi per effettuare gli interventi di ristrutturazione. Ci domandiamo, per comunità che decidono di venire a viver qui senza lavorare i soldi ci sono sempre, per gli italiani mai?”.

“Ricordiamo al presidente della Regione Burlando, al sindaco Berruti, al Senatore Orsi e compagnia cantante che sono sempre in tempo ad ospitare tutti i profughi che desiderano nelle loro comode dimore. Perché è troppo facile fare le anime belle con i soldi degli altri, specie se chi paga resta col portafoglio vuoto. Oggi più che mai c’è bisogno di una vera destra al servizio del popolo italiano, oggi più che mai simili sprechi non possiamo più permetterceli” conclude il segretario del partito di Storace.