Loano. Lunedì 21 gennaio, a Loano, sarà inaugurata la mostra “Il cervello accessibile”, allestita nel Palazzo Doria.
L’iniziativa promossa dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Loano in collaborazione con l’Associazione Dopodomani onlus, la Cooperativa Sociale I.So Theatre, si inserisce nell’ambito delle iniziative “Loano per la famiglia” ed è collegata al convegno “Il lavoro di cura familiare: family caregiver o mulo da soma?”, in programma sabato 16 febbraio, dalle ore 9, nella sala consiliare del palazzo comunale.
Il percorso grafico raccoglie 23 opere dedicate al tema della disabilità, selezionate tra i lavori prodotti dagli studenti della Scuola Internazionale di Comics di Reggio nell’Emilia.
“Il cervello accessibile – spiegano le curatrici Ottavia Manuini e Alessia Planeta – vuole essere l’occasione per una riflessione sull’inclusione che resta uno degli obiettivi della società contemporanea e che troppo spesso rimane confinata ad una posticcia ‘integrazione’ degli immigrati, trascurando gli aspetti del vivere quotidiano che riguardano un ampio numero di persone. Il percorso sulla comunicazione inclusiva ha come obiettivo quello di creare un approccio nuovo, di intervenire sui punti di vista e sulla conoscenza in modo che le azioni messe in campo non siano più solo un fare per includere ma derivino da un pensiero inclusivo. Il titolo del progetto nasce da uno splendido articolo di Giorgio Genta, della Federazione italiana Associazione Bambini Cerebrolesi. Rubiamo le sue parole che al meglio esprimono l’essenza del nostro progetto e ne esaltano il significato”.
“La mostra – si legge nella presentazione – si inserisce in un progetto più ampio sviluppato dal Criba Emilia Romagna dedicato alla formazione sulla comunicazione inclusiva il cui filo conduttore è stata la disabilità. La metodologia utilizzata ha permesso l’emersione degli stereotipi e ha fornito spunti di pensiero, con l’obiettivo di sviluppare un atteggiamento critico verso la comunicazione e aperto alla diversità, intesa come ricchezza. Ecco spiegato il titolo del progetto ‘Il cervello accessibile’. Il cervello accessibile significa pensare e trasformare il pensiero in azione concreta, guardare, informarsi, allargare la prospettiva, rendendosi predisposti ad accogliere l’eterogeneità della realtà che è molto più variegata e multiforme di quello che siamo abituati o condizionati a vedere. Questo atteggiamento è fondamentale per lo sviluppo di un pensiero inclusivo che porti gli attori preposti a sviluppare una comunicazione inclusiva”.
Il percorso espositivo resterà aperto fino a giovedì 21 febbraio, nell’orario di apertura degli uffici del palazzo comunale.