Cronaca

Inchiesta fondi gruppi regionali, per la Procura “mala gestione” anche nel 2012. I commenti di Burlando e Monteleone

Finanza Regione Idv

Regione. Sta emergendo che anche nella rendicontazione 2012 ci possano essere delle voci di spesa in parte documentate non congruenti con le finalità previste dalla normativa”: così il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, ha risposto in Regione Liguria alle domande dei cronisti circa l’inchiesta avviata dalla Procura sulle spese dei gruppi consiliari in Regione Liguria. “L’inchiesta non si è allargata dopo, era già allargata prima, nell’ambito di procedimenti diversi – ha detto sul coinvolgimento di altri partiti oltre l’Idv -. Ci sono vari utilizzi di denaro che non sembrano essere conformi, potrebbero esserci anche dei giocattoli o altri oggetti, o servizi pagati dai consiglieri regionali con soldi pubblici”. “In via teorica non si possono escludere altre perquisizioni” ha aggiunto.

“Se ogni persona indagata sarà in grado di giustificare le spese non ci sarà problema, altrimenti bisognerà trarne le conseguenze” ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che ha risposto così oggi ai giornalisti che gli chiedevano se l’inchiesta della Procura di Genova sulle spese sospette in Consiglio Regionale possa avere ripercussioni sulla sua giunta. “Bisogna fare chiarezza rapidamente per restituire l’onore a chi ce l’ha e per indicare chi ha sbagliato – ha detto -. L’indagine della politica deve andare di pari passo con quella della magistratura”. “Dove c’è un solo centesimo di euro per scopi personali non giustificati, ci sia la giusta punizione dal punto di vista politico. In un momento così grave non è tollerabile, i comportamenti dei singoli non possono danneggiare la Regione”.

Burlando ha tenuto a precisare che la Regione Liguria “non è una di quelle Regioni che ha aumentato i fondi, anzi. Ha fatto semmai la scelta di diminuire costantemente i fondi del Consiglio, 6 milioni di euro in meno in pochi anni, senza dare nemmeno un centesimo senza un rendiconto, e sottoponendo i rendiconti a verifica”. Quanto alle spese emerse dall’inchiesta, alcune delle quali prevedrebbero tra i giustificativi anche l’acquisto da parte del gruppo consiliare del Pdl di bottoni (presso ‘La Casa del Bottone’ di Genova), Burlando ha commentato: “Io bottoni ne perdo uno al giorno e li ricompro con i miei soldi. Bisogna essere inflessibili, bisogna capire se oltre al comportamento dei singoli, c’é stato un controllo inadeguato. Chiederò conto di ogni centesimo speso”. “Si è fatto molto rumore per una spesa a Limone di un consigliere Pd – ha aggiunto riferendosi al consigliere regionale Sergio Scibilia, che avrebbe presentato alcuni scontrini di pranzi di lavori fatti a Limone Piemonte -. Svelo il mistero: l’ho mandato io per un incontro con il sindaco sulla strada Monesi-Limone, per il collegamento ferroviario”.

“Il meccanismo di controllo c’era, ma era vano perché non permetteva di sindacare sulla discrezionalità dei singoli consiglieri perché la legge era poco chiara. E per questo prima dello scorso Natale è stata approvata una nuova legge” ha evidenziato il presidente del consiglio regionale Rosario Monteleone, che è intervenuto sull’inchiesta sui soldi pubblici dei gruppi consiliari della Regione Liguria usati a fini privati.

“Dal primo gennaio 2013 queste cose non sono più possibili – ha sottolineato Monteleone – alla commissione che controllava può essere sfuggito qualcosa, la commissione non era composta da professionisti dei bilancio, se è sfuggito qualcosa ci sono gli organi inquirenti, valuteranno loro”. E riferendosi al clima di antipolitica che è sempre più palese, ha detto: “Ai cittadini devo dire che il clima deve essere svelenito, bisogna avere fiducia nella magistratura”.