Liguria. Da tavolo o da borsa. Settimanale o giornaliera. In questo inizio di 2013, la crisi si fa sentire anche per il mercato delle agende, che, tradizionalmente, come ogni anno, campeggiano sugli scaffali di librerie, cartolerie e negozi specializzati. Ma, più che le tasche vuote degli italiani, i veri ‘nemici’ delle agende cartacee sembrano essere sempre più smartphone e tablet. Sono tanti, specie tra i giovani, a preferirli come agende elettroniche in cui fissare gli appuntamenti della giornata e della settimana.
“Le agende anche quest’anno si vendono -spiegano a Labitalia da un punto vendita Buffetti di Milano- ma senza dubbio stiamo registrando un sensibile calo. Sono pochissimi i giovani che le acquistano, ma questo dipende anche dal fatto che il nostro target di acquirenti è di lavoratori e professionisti. Certo, l’avvento delle nuove tecnologie e dei nuovi cellulari dove è possibile memorizzare gli appuntamenti, come delle vere ‘agende elettroniche’, non aiuta il mercato delle vecchie agende cartacee”. Quindi, le vecchie agende cartacee ‘resistono’ per quest’anno alla crisi, ma trovano sempre meno posto tra i pensieri delle nuove generazioni.
“Considerando che siamo in luogo turistico -spiegano a Labitalia da un punto vendita Campo Marzio Design di Roma- le agende anche quest’anno si vendono, sebbene la crisi comunque si senta. E, anche se di meno, rispetto ai più grandi, vengono anche i giovani a comprarle”. Di certo, gli italiani sono attratti dalla varietà dell’offerta. “Le stiamo vendendo come ogni anno -spiegano da una delle librerie della catena Arion a Roma- fin dal mese di dicembre. Le persone le acquistano di ogni tipo: piccole e grandi, da tavolo e da borsa, settimanali e giornaliere. Sono però pochi i giovani che le acquistano, a farlo sono le persone più grandi”.