Cronaca

Ceriale, i rilevatori del censimento battono cassa e ricorrono al tribunale

ceriale comune

Ceriale. I rilevatori del Comune di Ceriale che hanno partecipato al 15° Censimento della Popolazione e delle Abitazioni 2011, dopo una attenta analisi del lavoro svolto hanno deciso di ricorrere al Tribunale del Lavoro di Savona al fine di sentire accogliere le loro ragioni economiche.

Il primo ricorso al Giudice del Lavoro del Tribunale di Savona, (che ha fissato l’udienza al 12 marzo 2013) è stato presentato dall’ex rilevatore Gianfranco Barbieri tramite l’avvocato Mariateresa Parrelli. La motivazione dei ricorsi nasce dal convincimento da parte dei rilevatori del mancato rispetto degli impegni economici assunti da parte dell’amministrazione comunale di Ceriale, in occasione dello svolgimento del’15° Censimento della Popolazione e delle Abitazioni 2011.

Secondo i rilevatori, per l’espletamento della attività di rilevazione è stato riconosciuto da parte dell’amministrazione comunale un compenso omnicomprensivo commisurato al numero di questionari risolti, sulla base delle indicazioni e dei trasferimenti disposti dall’Istat, così come concordato tra le parti con lettera di conferimento d’incarico del Comune di Ceriale.

“Il Comune di Ceriale, in totale spregio al chiaro precetto legislativo, ha ripartito il contributo forfettario variabile spettante ai rilevatori nei seguenti termini: il 70% è stato assegnato ai rilevatori, mentre il rimanente 30% è stato attribuito agli altri operatori facenti parte dell’UCC – Ufficio Comunale Censimento (di cui fanno parte il responsabile UCC, i coordinatori e l’operatore coadiuvante del responsabile). A nostro avviso seguendo il dettato legislativo e nella piena osservanza delle indicazioni contenute nella deliberazione del Presidente dell’Istat n.6 del 18.02.2011, art. 3.3.1, il 100% del “contributo forfettario variabile” deve essere interamente assegnato ai rilevatori” afferma Gianfranco Barbieri.