Cronaca

Bimba partorita in anonimato, Ciangherotti: “Il tribunale ha scelto l’istituto piuttosto che una famiglia”

eraldo ciangherotti

Albenga. L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Albenga, Eraldo Ciangherotti, torna sul caso della bambina partorita in anonimato presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, ai primi di gennaio.

“Nei giorni successivi alla pubblicazione della notizia, una famiglia di Albenga, un nucleo costituito da genitori regolarmente coniugati e con figli, con lettera indirizzata al giudice Adriano Sansa, presidente del Tribunale dei Minori di Genova, ha avanzato la propria disponibilità a chiedere l’affidamento temporaneo, in attesa dell’adozione definitiva da parte di una famiglia scelta dal tribunale stesso, pur di risparmiare al neonato il soggiorno in un istituto” fa sapere Ciangherotti.

“Strano ma vero, all’indomani della scadenza del periodo di dieci giorni di riflessione della madre, successivo al parto (per decidere riguardo al riconoscimento o meno), il Tribunale dei Minori di Genova, con provvedimento urgente, ha optato per l’istituto, senza neppure contattare o incontrare la famiglia disposta ad occuparsi per i primi mesi del bambino” continua l’assessore.

“Non sarebbe stato più opportuno valutare la famiglia affidataria in questione? – chiede – E se questa non avesse i requisiti prescelti dal Tribunale, non sarebbe stato più naturale esaminare l’eventuale disponibilità di altre famiglie, magari accreditate presso un registro regionale del Tribunale dei Minori? Non sarebbe stato più coscienzioso da parte del Tribunale dei Minori, nell’ottica di una spending review oramai basilare, per non sottrarre soldi dai capitoli del sociale di un Comune, valutare un risparmio di spesa con una famiglia affidataria, essendo la retta giornaliera di una Comunità per Minori pari a quasi 100 euro?”.